Me lo racconto sempre, o forse è meglio dire ce lo raccontiamo sempre: faccio il possibile. L’attività possibile, il bene possibile, a volte anche il dolore possibile. Il possibile in ogni circostanza. Certo, mi dico faccio il possibile, ma fatto bene. Un possibile fatto bene. Questo è il pensiero, quasi il proposito serale. Fare bene il possibile e non esagerare. Poi inizia la giornata e la prospettiva cambia. Mi rendo conto che il possibile è troppo poco, che serve sempre un eccesso di impossibile. A volte questo impossibile me lo cerco io, mi invento delle cose nuove che non avevo previsto, ma che dichiaro che ci stanno per quel giorno. Poi ci sono gli imprevisti e di quelli vive la mia giornata e io devo sopravvivere nella mia giornata. E poi c’è un’altra questione. Quando riesco a stare nelle cose possibili mi rendo conto che il bene possibile non è poi fatto così bene, anzi a volte è proprio un bene possibile mal riuscito, riuscito male. Arrivo alla sera e dichiaro a me stesso che domani sarà diverso: domani resterò fedele al bene possibile e la sera chiedo anche scusa per il bene impossibile e fatto male durante il giorno. Arriva la mattina e subito mi si presenta l’imprevisto e poi mi sa che quella cosa la che mi è venuta in mente e che non era prevista è comunque importante. E riparte la lotta tra bene possibile e fatto bene e la ricerca di un bene impossibile fatto male. Perché poi il bene impossibile è sempre fatto male. Mia madre nella sua saggezza, anche se saggezza un po’ dura, mi diceva in bergamasco: quietes un po’ ( acquietati un po’). Non ci sono mai riuscito e mai riuscirò. La sera mi propongo il bene possibile fatto bene, la mattina incomincio a pensare il bene impossibile, il pomeriggio mi accorgo che il bene impossibile è fatto male e la sera ricomincio con il bene possibile. Una cosa sola mi consola che in genere ogni sera (non tutte le sere) riesco a dire a me stesso ricomincio con il bene possibile.
Buongiorno. Secondo me Dio è felice di tutto, del bene possibile fatto bene, di quello fatto così così, del bene impossibile fatto alla bene e meglio e accoglie pure il male aspettando la mia risurrezione. Sono una sognatrice!! Buona Santa giornata.
Grazie don. Confermo anche io che è cosí… tengo che il bene impossibile è fatto sempre male.. questo è davvero interessante… buon triduo