Ieri non ho scritto. Non è che non avevo voglia, ma appena arrivato a Rosciano ho scoperto un incendio dietro casa. quindi indaffarato a spegnere e a chiamare i vigili del fuoco. Ora tutto sistemato, anche abbiamo perso lo spazio lavorativo esterno e tanta legna. Non sto a fare nessuna ipotesi, le abbiamo già fatte con vigili del fuoco e carabinieri. Quindi io mi fermo qui. Ritorno invece sul guadagno umano. Ci sono una serie di numeri, di statistiche, di inchieste che dichiarano che il costo sociale, di una buona prevenzione, di una buona cura di chi si perde nella vita ha un costo economico inferiore e non invece l’insistere solo sulla cura delle 99 migliori. Posso applicare questo ragionamento al mondo della scuola, del lavoro, della sanità, dell’immigrazione, della chiesa e in tantissimi altri ambiti della nostra vita. ma non vi è solo un guadagno economico, ma anche umano. Cosa voglio dire? voglio dire che mi regala più senso dell’umano e di umanità la cura buona per chi nella vita è in difficoltà, piuttosto che la cura dell’eccellenza. Il credente e l’umano in generale diventa veramente umano quando si dedica alla paziente cura e ricerca di chi si perde nella vita. Questo mi sembra il grande valore aggiunto della ricerca e cura di chi è in difficoltà nella vita. Certo che servono le cure mediche e che siano accessibili a tutti! Ma forse non servono anche le cure di chi sta vicino al malato? Certo che serve una didattica a scuola che sviluppa programmi scolastici, ma non servono anche persone dedite alla cura di chi è in fatica nella scuola? Credo che in questo modo tutti ci guadagniamo nei termini di crescita di umanità, che poi è a cosa migliore che possiamo fare.