Di solito quando bagno l’orto mi diverto. È un momento di tranquillità serale. Ieri non è stato così. Mi sono preoccupato e agitato. Se bagno troppo non ho più acqua nelle vasche, se bagno poco non serve a molto e allora? Ho cercato di trovare come un equilibrio tra acqua e terra. ma che fatica e che preoccupazione. Goccia dopo goccia comunque alla fine ho bagnato, poco, l’orto. lo so che non serve a molto bagnare così, ma meglio di niente. Qualcuno propone nuove forme di cultura, dove si può arrivare a risparmiare acqua, anzi dove l’acqua non si consuma più. Di queste cose io non sono troppo convinto, mi ispiro di più agli anziani e ai loro vecchi metodi. Il problema è che anche i metodi dei nostri anziani non possono funzionare perché non c’è acqua. Il vero guaio non è il metodo, ma l’acqua che non c’è. Questi brevi testi dovevano servire per mettere in atto proposte di cambiamento. E così devono essere: proposte di cambiamento. Il primo a cambiare devo essere io. Negli stili di vita dove imparo a risparmiare acqua, dove imparo a tutelare il dono prezioso dell’acqua. Attenzione a come uso l’Acqua nel quotidiano. Io devo cambiare in almeno altre due cose: informarmi di più, pensare di più, conoscere di più tutto quanto riguarda questo mondo dell’acqua. Leggere, capire, conoscere, inventare strade nuove. E la seconda cosa: impegnare a diffondere queste idee, ma non facendo proteste, ma coinvolgendo in progetti su questi temi. Bella idea non vi sembra? Chi vuole dare una mano io sono pronto, qualcosa ci inventeremo. Il vangelo dice tutto questo in altro modo. Parla di denuncia: denunciare tutte le storture che provocano male e poi annuncio, cioè annunciare cieli e terra nuovi. Denuncia e annuncio, goccia dopo goccia