giovedì 27 giugno

di | 26 Giugno 2024

Mc. 12,35-37

35 Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? 36 Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:
Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
come sgabello ai tuoi piedi
.
37 Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

Commento

Ritorna all’interno del cammino verso il Calvario il tema del re messia, salvatore. Se Gesù è l’uomo che caccia i mercanti dal tempio, se è colui che sa discutere con i farisei nel tempio proponendo non più una morale delle regole, ma dell’incontro e se è colui che ci chiede di unificare i due comandamenti dell’amore per Dio e per i fratelli, allora Lui può essere davvero il Messia salvatore? È questo che si chiede la folla che lo ascolta volentieri. Certo la folla si aspetta un messia politico come era stato ai tempi il grande re Davide. Gesù comprende invece e cerca di far comprendere alla folla che lui non è come Davide un messia politico, ma di altro tipo. Gesù non libera alla maniera di Davide con la forza di un re, e nemmeno vuole restaurare il vecchio regno di Davide come sperava la folla che lo seguiva. Questo tipo di messianismo Gesù lo sente come insufficiente per la sua vita. lo sente incompleto e non corrispondente alla sua persona. Lui vede crescere ogni giorno la necessità di stare con i poveri, con gli scartati, il suo regno è questo non c’è altra forma di messianismo che conosce Gesù. La missione di Gesù è semplicemente diversa da quella del re Davide e da tutte le attese del popolo e dei farisei.

Preghiamo

Preghiamo per tutti quei ragazzi che non hanno famiglia.

Un pensiero su “giovedì 27 giugno

  1. sr Alida

    Prima della morale delle regole c’è l’incontro sopratutto dei più poveri… Dell’amerai il Signore Dio tuo e del prossimo come te stesso. Per tutti quei ragazzi che non hanno famiglia preghiamo.

    Rispondi

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