Ger 1,11-19
11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: “Che cosa vedi, Geremia?” Risposi: “Vedo un ramo di mandorlo” 12 Il Signore soggiunse: “Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla” 13 Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: “Che cosa vedi?” Risposi: “Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione” 14 Il Signore mi disse: “Dal settentrione si rovescerà la sventura su tutti gli abitanti del paese. 15 Poiché , ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il trono davanti alle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura e contro tutte le città di Giuda. 16 Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro, per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi, per sacrificare ad altri dèi e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani. 17 Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e dì loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. 18 Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. 19 Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti”. Oracolo del Signore.
Commento
Il libro del profeta Geremia è pieno di immagini, di segni. Attraverso segni e immagini il profeta ci vuole indicare qualcosa di unico, di profondo. Nel testo di oggi ne abbiamo due di questi segni: il ramo di mandorlo e una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione. Il ramo di mandarlo è chiamato “colui che veglia” colui che ha gli occhi attenti. Fiorisce si, ma è attento alla gelata improvvisa; Quello che vede Geremia non è un fiore del ramo nella bella stagione, ma nel momento più duro dell’anno, quello delle gelate improvvise. In questa stagione difficile dobbiamo avere occhi attenti ai segni che sono già dentro l’inverno, saper cogliere ciò che nasce dal passaggio verso la primavera. Quindi il primo segno di Geremia è come un monito per il popolo di Israele a stare bene attenti a due cose: la minaccia che viene da settentrione, che sono gli assiri e il grande tema dell’idolatria che il vero peccato di Israele. L’unico vero attento però è solo il profeta che è fortezza, muro di bronzo contro tutto il paese. Geremia è reso così forte grazie alla vicinanza del Signore. Se guardiamo ai due segni possiamo fare un’ulteriore riflessione: il primo segno, il mandarlo è segna della vita nuova, della primavera, della nuova stagione che arriva dopo l’inverno. Geremia vede dopo la deportazione in Babilonia una nuova vita, un rientro a casa per tutto il popolo. Ma contemporaneamente vi è questa caldaia di fuoco che si abbatte sulla città di Gerusalemme e ne segna la sua fine. Insomma in Geremia speranza e disperazione convivono insieme.
Preghiamo
Preghiamo per Massimo
Oggi fatico a vedere il ramo di mandorlo. Ho negli occhi e nel cuore le immagini di un giovane che è stato decapitato per problemi di droga….. Preghiamo per Diego e per la sua famiglia.
Quanto più i tempi sono oscuri e difficili, quanto più i giorni fatcosi, tanto più vado cercando rami di mandorlo in fiore. Ne ho bisogno per guardare avanti e per sperare in un giorno nuovo, che vinca il freddo del cuore. Anche noi a volte vediamo e sentiamo avvicinarsi i fuochi di caldaie roventi provenienti da qualche parte. E abbiamo paura, per la nostra vita, per quella di chi ci è caro. Credo che anche oggi il Signore ci inviti ad avere fiducia in lui, ad affrontare con coraggio anche le vicende più terribili, senza mai perdere la fede. E a volte è proprio dura…
Mi unisco alla preghiera per Massimo, per Diego e i suoi, per sr Rita e la sua comunità.
“Io sono conte per salvarti ….Che possiamo sentire Signore ,con noi e dentro sopratutto nei momenti più difficili questa Tua Parola ..Prego con voi per queste comuni intenzioni e per Ida sorella di sr Flora che ci ha lasciato .