Lc 2,21-24
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. 22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Commento
La pagina che vogliamo commentare continua a mostrare il mistero dell’incarnazione di Gesù. essa comprende il fatto che Gesù in qualche modo è chiamato a vivere tutti quegli aspetti della vita degli uomini: umani, sociale, religiosi. Ma Gesù è chiamato anche a reinterpretare un po’ tutti quei momenti della sua crescita mettendo fin da subito al centro il mistero del regno di Dio, per il quale Egli spenderà e donerà la sua vita. Dice un autore, Adolphe Gesché, che “il Figlio di Dio, divenuto figlio dell’uomo mettendo tra parentesi la sua forma divina ha assunto la forma umana (cf. Fili 2,6-7) e ha condiviso in tutto la nostra condizione umana, senza però commettere peccato (cf. Eb 2,15), restando cioè pienamente fedele e obbediente al Padr”. Oggi viene sottolineato come Gesù entra a far parte del mondo religioso e sociale grazie al rito della circoncisione che lo rende appartenente al popolo dell’alleanza e delle benedizioni (cf. Lc 2,21); poi al quarantesimo giorno Maria e Giuseppe, in obbedienza alla Torah, lo portano al tempio di Gerusalemme “per presentarlo al Signore”. Essi offrono “il sacrificio dei poveri” – cioè una coppia di colombi invece di un agnello (cf. Lv 5,7; 12,8), per loro troppo costoso – e in questo modo adempiono le norme di purificazione previste. Gesù si sottomette a queste leggi per sentirsi parte del popolo della promessa, ma in lui tutto questo verrà superato nel popolo della nuova alleanza.
Preghiamo
Preghiamo per don Raffaele
Gesù un Dio che obbedisce alla legge degli uomini. Solo Dio poteva pensare una incarnazione così. Il Signore ci liberi dalla presunzione di poter fare noi quello che pensiamo giusto. Obbedire è ancora necessario.
Gesù entra in tutto e per tutto nella vita degli uomini. Accoglie nella propria, la nostra umanità e ne porterà il fardello fino all’ultimo. Preghiamo per chi fatica nel vivere la propria condizione umana e si arroga il diritto di sentirsi Dio, sulle vite degli altri. Preghiamo per il Papa in Oriente.
Un Dio che obbedisce alla vita comune di tutti ….Giuseppe e Maria presentandolo al tempio presentano con Gesù anche noi …oggi ricordiamo anche la presentazione di Maria …Ti presentiamo Signore tutta la nostra umanità caduca ,sofferente ,che ogni volta risorge per il Tuo grande amore e per Maria che intercede per noi…Prego per il Papa nel suo viaggio e per don Raffaele .