Non mi discosto dal mio ragionamento e quindi metto ancora un versetto di un salmo: la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali. È preso dal salmo 139 al versetto 11 e dalla versione di Bose leggo la notte è chiara come il giorno per te la tenebra risplende come luce e da Turoldo trovo: per te nemmeno la tenebra è tenebrosa e notte non c’è che non risplende. Il commento lo prendo un poco alla larga: oggi è il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno. Oggi è la giornata dove l’ombra e la notte è più lunga di tutto gli altri giorni e il giorno di luce è il più corto. Certo da qui in avanti il sole e la luce riprendono lentamente la loro risalita per vincere la notte, ma oggi è giorno più corto di luce. ma che cosa dice di originale e di straordinario il versetto del salmo che ho scelto? Dice che per il Signore la notte è chiara come il giorno e non c’è notte che non risplende. La notte sembra affermare il salmo non vince, ma addirittura anche la notte può essere luminosa. Strano fenomeno per noi che siamo abituati alla chiarezza formale: la notte è notte, il giorno è giorno. ma che cosa può rendere la notte chiara come il giorno. mi guardo dentro: che cosa può rendere la notte della vita più chiara del giorno? io non conosco nessuna formula che permette di fare questa operazione, conosco invece la possibilità di credere non solo che dalla notte si può uscire, ma che nella notte si può passare alla luce. Una luce è arrivata un giorno dentro la notte di Betlemme, quella luce non è stata solo una stella cometa, ma un bambino, Gesù, lui può fa risplendere la notte come luce.