Sono convinto che se una cosa si fa insieme, tutti in qualche modo devono essere protagonisti. È un qualcosa di insieme e di sinodale, di concelebrato. Dove il con vale, dove l’insieme si trasforma in gesti comuni, dove il grazie è corale. Con-celebare ha senso se tutti partecipano a questa azione corale. In Francia a Lisieux si è celebrato il funerale di Jacqueline Morineau, noi modestamente l’abbiamo ricordata qui a Rosciano. Un noi corale di storie diverse, di culture diverse, di religioni diverse, ma tutto in armonia. Un con-celebrare insieme, un celebrare insieme la vita, la bellezza della vita. un’armonia di colori, di canti e di musica, di parole, di giovani e anziani che mi ricordano quella parola biblica che dice così: “Allora la ragazza si rallegrerà nella danza, i giovani gioiranno insieme ai vecchi; io muterò il loro lutto in gioia, li consolerò, li rallegrerò liberandoli del loro dolore.” (Ger. 31,13). Si un con-celebrare sinodale, e corale segno di meditazione e di gioia. Altrimenti è celebrare un monologo a teatro. Grazie per il dono di un con-celebrare la vita