donne

di | 13 Gennaio 2024

Difficile compito oggi. Mettermi nei panni di una donna e parlare a nome suo. Ci vorrebbe una donna. Ma, spero, con il massimo rispetto, di provare a narrare la bellezza, ma anche il dolore al femminile. E prendo a prestito una donna che sta nella parola sacra. Mi chiamo Susanna, sono la moglie di Joachim. La mia storia si svolge in tre momenti, in tre tempi. La storia sacra così mi ha narrata. Il primo tempo mette in scena il dramma.  Mio marito Joachim abitava a Babilonia, io, sua moglie, ero definita bellissima e su di me cadevano tutti gli sguardi degli uomini anziani. Mi ritenevo timorata di Dio. Avevo un giardino dietro casa e amavo fermarmi lì da sola. Gli anziani mi spiavano, era due giudici del popolo. E qui finisce la prima scena. La seconda scena è la parte più drammatica. I due anziani un giorno persero il lume della ragione, si infiammarono di desiderio ed entrano nel mio giardino, uno sguardo non più al cielo, ma al mio corpo, un passo non più verso la giustizia, ma verso la mia persona. I due anziani per un attimo si dimenticarono dei loro giusti giudizi ed ebbero sguardi e parole solo per me.  E a me rimase solo una cosa per non soccombere agli sguardi ardenti di passione, gridare confidando nell’arrivo di qualcuno. Mi salvai al momento, ma non mi salvai dal processo. Io sono donna, ed anche se bella non conto. I due anziani per salvarsi mi accusarono pubblicamente di adulterio. La mia sorte era segnata. Da vittima divenni colei che aveva commesso il male. E qui finisce la seconda scena. La terza scena è stata la mia salvezza. Passava di lì un giovanetto, si chiamava Daniele, era molto ascoltato perché dicevano che era profeta e vedeva lontano, vedeva con occhi giusti, gli occhi di Dio. Riuscì a smaschera l’inganno dei due anziani e mi liberò dalla condanna, ma soprattutto mi libero dalla paura. Tornai a casa mia, ma quella sera non riuscivo a dormire ed elevai al Dio della giustizia e della misericordia questa preghiera. “guarda mio Signore tutte quelle donne che sono prese da queste tenaglie del ricatto, di un amore che non è amore, di un amore violento e che non ama, ma possiede. Io sono stata fortunata, mio Signore, ho trovato sulla mia strada un giovanetto, Daniele il giusto; ma sai quante sono le donne che non trovano il loro Daniele che le salva. Sai quante sono le donne che non arrivano nemmeno nell’aula di un tribunale, perché  vengono uccise prima, perchè cedono al ricatto? Io ho alzato il mio grido e la parola sacra sono certa che  innalza il grido delle donne che soffrono. Anche se tante donne non lo sanno o non hanno la forza, grida tu per loro e manda tanti Danieli profeti.

Un pensiero su “donne

  1. Sabrina

    Lo sguardo di Dio é quello di chi non é indifferente, e con coraggio aiuta chi é in difficoltà. Non giriamoci mai di fronte ad una richiesta di aiuto, sembra cosa piccola ma ha un valore immenso. La donna negli anni ha imparato a proteggersi, ma più difficile é proteggersi dai potenti e da chi dice di amarci. Bellissima la preghiera di Susanna per tutte le donne.

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