domenica 29 settembre

di | 28 Settembre 2024

26 domenica T. Ordinario

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Commento

Il tema non è solo la questione del demonio, che è il male che divide, che rovina, che porta la violenza. Il tema che emerge dopo il miracolo è quello dell’appartenenza. Potremmo dirlo così: come si fa a comprendere la vera appartenenza? Quali sono i criteri che stabiliscono questa cosa. In genere noi ne abbiamo una di questo tipo: i nostri e i loro. Per nostri si intendono tutte le persone che stanno dentro i nostri parametri, per loro sono tutte coloro che sono fuori da questi calcoli. Gesù stabilisce un altro criterio, potremmo dire un nuovo criterio. Il suo criterio è questo: il criterio del signore è semplicemente quello che dice che è dei nostri colui che si ferma la dove c’è un uomo che soffre e va in soccorso. È dei nostri colui che vuole vincere il male. Tutto qua il criterio di Gesù. tutti coloro che operano il bene sono dei nostri, tutti coloro che operano il bene e magari non lo sanno lo stanno facendo nel nome di Dio. lo dico in una maniera un po’ forte: Si può essere uomini secondo il cuore di Dio senza essere uomini di Chiesa, perché il Regno la scavalca e va oltre, molto oltre tutte le Chiese. L’importante è credere che vogliamo operare il bene e vincere il male.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.