domenica 27 ottobre

di | 26 Ottobre 2024

30 Domenica t. Ordinario – Mc 10,46-52

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Commento

Ci sono tre indicazioni che mi piace sottolineare di questo brano e che forse sono vicine alla mia vita. la prima di queste questioni è che il cieco mendicante fa un passo importante per guarire: cerca il signore. non è passivo nella sua condizione. È intraprendente, si muove anche se mendicante si accorge che passa Gesù e va verso di lui. la seconda indicazione sta nel fatto che il cieco mendicante grida a Gesù, ma grida la sua miseria, la sua fragilità: abbi pietà di me. non grida contro qualcuno, ma grida la sua fragilità. Quante volte noi gridiamo contro qualcuno e non gridiamo al Signore la nostra fragilità. E per finire: la tua fede ti ha salvato. Noi oggi diciamo che in questo tempo non c’è più fede, manca la fede. Ma quando diciamo questo intendiamo dire che manca quell’aspetto di religiosità e di ritualità. Noi identifichiamo la fede con la religiosità. Ma la fede del vangelo è altra cosa: è affidamento al Signore Gesù che può salvare la nostra vita. la fede non è la religiosità, la fede vera è l’atto della fiducia piena in Dio Padre.

Preghiamo

Preghiamo per la pace

2 pensieri su “domenica 27 ottobre

  1. Elena

    Una fede che salva è una fede in movimento, una fede che chiama, grida e lascia nelle mani del Signore tutta la propria fragilità. Una fede che viene raccolta per strada, nella disperazione, da un Signore attento e vigile sulle nostre piccole e grandi fragilità. Ti sono grata, Signore, anche per questo! E ti chiamiamo in molti, di questi tempi, gridando e implorando la pace.

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  2. sr Alida

    Mettersi nella situazione del cieco, che ha bisogno di vedere, per noi che vediamo, chiedere di vedere con gli occhi del Signore che vede il cuore di ciascuno, sa se viviamo solo di riti e religiosità se siamo più praticanti che credenti… E al di là delle apparenze scorge ogni grido verso di Lui come il mendicante cieco. Signore donaci i Tuoi occhi, e aiutaci nei nostri gesti di carità dopo aver visto le necessità di incontriamo o ci vive accanto. Dando così il nostro contributo alla pace per cui ti preghiamo.

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