domenica 15 settembre

di | 14 Settembre 2024

24 domenica T. Ordinario – Mc. 8, 15-37

Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: “La gente, chi dice che io sia?”. Ed essi gli risposero: “Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti”. Ed egli domandava loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro gli rispose: “Tu sei il Cristo”. E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: “Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.

Commento

Con questo brano il vangelo di Marco entra come in un secondo tempo, una seconda parte. Il passaggio è segnato da quella affermazione di Pietro: tu sei il Cristo. Qui si tratta di capire bene che cosa è il Cristo, che cosa vuol dire questa affermazione. Nella testa  e nella mentalità di Pietro voleva dire che era arrivato un messia salvatore che con tutta la sua potenza avrebbe liberato Israele. Nella mentalità e nella testa di Gesù questa parola aveva un altro significato tanto è vero che Gesù chiede a Pietro di stare dietro di Lui per imparare dal maestro. Vediamo che cosa aveva in mente Gesù e soprattutto come ha realizzato quanto aveva in mente. Gesù parla di un messia che è segnato dall’abbassamento, dal dono di sé fino alla croce. I due elementi che fanno capire questa concezione sono: perdere la vita, cioè mettere in gioco la vita sempre, senza mai trattenerla per se. E l’altro elemento è il prendere la croce, che non vuol dire andare a cercare una croce, ma significa capire come vivere la vita come pienezza di dono, perché Gesù ha interpretato così la sua passione: come pienezza di dono, come capacità di donare nella totalità della propria vita tutto se stesso. questo è il modo con cui Gesù intende essere Messia salvatore.

Preghiamo

Preghiamo per Massimo

Un pensiero su “domenica 15 settembre

  1. sr Alida Pirola

    Dono di sé, senza mai trattenere la vita per sé. Signore insegnaci nel quotidiano il dono della vita e a scoprire chi sei tu per noi. Per le intenzioni di oggi preghiamo. Y

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