Nella struttura ormai consolidata arriva il nuovo seme. Abbiamo già detto che non sappiamo se e come darà frutto. L’importante che la struttura consolidata non soffochi il nuovo seme. E per fare questo, per non soffocare il nuovo seme, penso che siamo chiamati ad una serie di operazioni difficili per chi sta nella struttura consolidata. Una prima operazione la mutuo da un’immagine. La struttura consolidata per funzionare si è come creata nel tempo un suo libretto di istruzioni, un suo modo di operare. L’immagine che uso è proprio questa: un libretto di istruzioni. Non posso usare per una macchina nuovo modello il libretto di istruzioni di una macchina vecchia, devo trovare il nuovo libretto di istruzioni. Se non voglio soffocare il nuovo seme non posso usare un libretto di istruzioni vecchio, devo avere il coraggio di prendere tra le mani il nuovo libretto di istruzioni che molto probabilmente mi verrà consegnato da chi mi ha consegnato il nuovo seme. Non vado in archivio a cercare il vecchio libretto, prendo tra le mani il nuovo. Certo ci vuole coraggio per fare questo, ma è la strada che abbiamo per non soffocare il nuovo seme. Una seconda operazione è quella che io chiamo dei confini. La vecchia struttura ha consolidato nel tempo i suoi confini che non sono confini fisici, ma confini di idee, di valori, di modo di fare, di procedure e via dicendo. Dentro si custodisce una storia, un valore, fuori è altro, tutto diverso. Io nella struttura consolidata devo conservare l’idealità di quella struttura, mi sembra importante mantenere e insegnare uno stile, un dono, valore. Il nuovo seme richiede di allargare questi confini. Richiede di pensare e di capire come il fuori può anche stare dentro. il seme nuovo riscrive i nuovi confini. Ma i nuovi confini non li riscrivono coloro che appartengono alla struttura consolidata, ma coloro che portano il nuovo seme. Una piccola nota: dopo quello che ho visto ieri qui in cooperativa, il via via di gente, le idee che andavano e venivano, e gente che diceva la sua mi sento abbastanza sereno per dire due cose: qui non siamo una struttura consolidata e qui i semi arrivano e ognuno butta il suo, il tema per noi è chi farà crescere questi semi.
Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
poiché ti allargherai a destra e a sinistra
e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni,
popolerà le città un tempo deserte.
Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;
anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza
e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.