Il Signore porta con sé una sua stranezza. Una sua fantasia che nemmeno riusciamo ad immaginare. La fantasia del Signore nell’agire a favore di questa umanità è immensa. La stessa vita è carica di fantasia, di stranezze. Semplicità e complessità nella vita stanno insieme, camminano insieme. Non posso scegliere la semplicità della vita senza pensare che questa è come accompagnata dalla fantasia, dalla complessità. Certo noi oggi cerchiamo in tutti i modi di afferrare questa fantasia, cerchiamo in tutti i modi di inglobare dentro una logica la fantasia della vita, dell’umano, del creato, la stessa fantasia di Dio padre e creatore. Tutto va in qualche modo governato da uno spirito che gestisce e da un umano che indirizza, comanda, guida il tutto. Ho l’impressione che oggi questo spirito guida che vuole governare la complessità è quella roba che si chiama intelligenza artificiale, che secondo me è ancora guidata dall’umana intelligenza che ci porta dove vogliono persone che pagano l’intelligenza artificiale per farci arrivare dove vogliono loro. Io spero che la fantasia, la complessità, la stranezza del Dio creatore possa in qualche modo aiutare l’umano a conservare una sua originalità, una sua fantasia. intanto sono sicuro di una cosa: per stare alla larga da questa fantasia artificiale è meglio salmodiare con queste parole: Signore il mio cuore non si esalta, non vado cercando cose grandi, né grandi azioni al di là delle mie forze. Forse non si tratta di stare alla larga dall’artificiosità della vita, forse dobbiamo avvicinarci ad essa con semplicità, consapevoli del limite che portiamo noi umani, e imporre un limite anche alla artificiosità della vita che vuole guidarci. forse non dobbiamo pensare di cercare cose grandi,ma il semplice dellavita. E di questo limite dell’artificiosità della intelligenza metto in evidenza due questioni: la questione economia-ricchezza e la questione del comando. Ma di questo ne parleremo.