comunque rimango

di | 24 Settembre 2024

Questa questione del dono mi sembra interessante anche per un altro motivo. Mi capita di leggere dei testi e di parlare con alcune persone dell’abbandono di tanti credenti dalla vita della chiesa perché sfiduciati dalla chiesa stessa. Non entro in merito a tutte le questioni che sono emerse dalle letture e dalla discussione che ne è seguita. Il dato però è vero: quanti sono coloro che da credenti lasciano la chiesa perché sembra che la chiesa alla fine abbia deluso le promesse e tante attese. Questo almeno non possiamo negarlo. Anche le persone con cui stavo parlando si dividevano tra coloro che hanno lasciato la chiesa pur continuando a credere in Dio e quanti hanno continuato a rimane nella chiesa anche se in mezzo a tante difficoltà. Ho detto che non entro in merito alla questione, ma una cosa la voglio dire al riguardo. Non credo che si tratti di non testimonianza, di cattiva testimonianza, credo invece che sono state deluse tante attese e speranze soprattutto in tutto quell’ambito della partecipazione e della responsabilità. Chiudo qui la mia piccola polemica e apro invece la questione del dono rispetto al mio rimanere dentro la chiesa anche se a volte faccio davvero fatica. Tanti miei amici so che non credono a queste parole che sto per scrivere adesso e che ritengono il mio un atto di sottomissione alla chiesa. Invece sono convinto che questo che sto per scrivere è la mia grande passione per la  chiesa.  Ritengo che non è il caso di uscire da questa chiesa dopo che mi ha aiutato a conoscere e amare l’uomo Gesù. infatti il mio rimanere in questa chiesa è per Lui, il Signore Gesù.  Credo che mi non è possibile abbandonare la chiesa perché faccio parte di quella umanità, che a volte sbagliando, a volte con delle punte da alta profezia, è legata alla vicenda di Gesù. Mi sento cristiano tra i cristiani, indegno come tanti altri credenti, ma legato a quella fraternità imperfetta che è la comunità della chiesa. E gioco qui il mio dono. Lo gioco come impegno, riflessione, a volte critica, spero costruttiva, a volte come disappunto, a volte con serena fiducia. Gioco dentro la chiesa a favore di questa umanità il dono di tentare di stare con i semplici, i poveri, chi subisce ingiustizia. Gioco questo mio dono dentro la chiesa perché è solo da dentro che posso non cambiarla, ma testimoniare una presenza che intravede un modo nuovo di essere chiesa. Nella mia semplicità dico che amo questa chiesa, ma a volte la odio anche, e come vorrei contribuire per dare ad essa un volto sempre più del vangelo. Nella chiesa a servizio del mondo gioco il mio dono

Un pensiero su “comunque rimango

  1. Claudia Curti

    Anche io provo gli stessi sentimenti e pensieri che qui ci hai raccontato. Incontro Cristo ovunque, ma nella Chiesa lo posso incontrare nel suo farsi pane per me e per tutti noi, che siamo fragili, imperfetti e combina guai , ma siamo suoi discepoli. Buon cammino a tutti !

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.