communio

di | 1 Dicembre 2022

Quando le riviste erano solo in formato cartaceo mi abbonavo ad una serie di tali riviste e le leggevo anche. Communio era una di queste riviste a cui mi abbonavo.  E la leggevo. Per paradosso oggi che posso leggerle in rete e che magari costano anche di meno, non lo faccio quasi più. Compro alcuni numeri che mi interessano di varie riviste e le leggo sul pc. Basta mucchi di carta di riviste per casa. Che poi alla fine dell’anno non sapevo mai che cosa tenere e che cosa buttare e così alla fine le tenevo tutte. Communio mi porta a ricordare una di quelle parole magiche dei nostri giorni. Proprio così, parole magiche che sembrano risolutrici delle questioni fondamentali del tempo moderno. È come il mago con la bacchetta magica che tocca un sasso e diventa un fiore, che tocca un ranocchio e diventa un principe. Basta avere la parola magica e tutto si risolve. E così communio è diventata una delle parole magiche che fondano il futuro. Basta dire communio o comunità e tutto è risolto, tutto diventa magico. Ma se prendiamo la parola communio nel suo significato originale scopriamo che non c’è niente di magico in tutto questo. Communio significa infatti comunione, l’essere comune a tante persone tutte diverse tra loro. Vuol dire anche comunanza di beni, di storie, di culture diverse, di vite diverse. Communio mi sembra di più ancora di comunità, perché rafforza l’idea della condivisione , del dono reciproco, della partecipazione, della carità vicendevole che genera legami profondi. Altro che parola magica da usare in ogni occasione o circostanza; altro che parola da inserire in ogni discorso e in ogni progetto. Communio come ogni parola magica va usata con moderazione, nella giusta dose. Comunità è parola magica che crea il futuro, se non è usata per convenienza, ma con umiltà. Le parole magiche del nostro tempo non creano il futuro perché non hanno la forza della passione umile e condivisa.

Un pensiero su “communio

  1. Valerio

    Hai proprio ragione. Tante parole che vengono usate oggi purtroppo hanno perso il significato e il senso originari. Grazie sempre don Sandro del dono quotidiano della riflessione. Buona giornata

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