Cade la bomba d’acqua, per me l’imprevisto più grande è dovuto al fatto che non riesco ad arrivare alla messa, che rischio in qualche modo di rovinare la macchina e che in qualche modo mi si rovinano tutti piani della giornata. niente di più di questo. certo tanto fango e acqua, ma alla fine me la sono anche cavata. Per altri le cose si sono complicate parecchio e quindi oggi ricordo tutti coloro che in qualche modo hanno avuto danni e imprevisti causato da questa terribile bomba d’acqua, perché adesso le chiamano così. E grazie anche a tutti coloro che si sono dati da fare. Secondo me il tema che sta dietro a questa questione è un altro. Certo, fa male quando questo fatto capita a casa tua, ma se alzo un attimo lo sguardo mi rendo conto che tutto il mondo è come segnato da bombe d’acqua e bombe di ogni tipo. Da quello che è successo qui dalle nostre parti non posso non pensare a tutto il mondo che soffre perché il clima è cambiato, perché ci sono le bombe che cadono dal cielo, perché qualcuno deve sempre fuggire, perché qualche madre deve continuamente prendere tra le braccia i loro figli e fuggire via, da un’altra parte. Mi viene da pensare che non posso solo guardare a quanto succede in me e attorno a me, forse devo avere il coraggio di guardare ben oltre, alzare lo sguardo sul mondo intero. E questo è già qualcosa di importante e poi devo incominciare a pensare che tutti insieme dobbiamo e possiamo fare qualcosa. Iniziare almeno, incontrarci, capire, agire, senza necessariamente metterci uno contro l’altro, anzi unendo le forze. Le bombe d’acqua e le bombe di ogni tipo non si vincono con altre guerre, ma con una unità di intenti. Questa è la semplice riflessione che ho fatto oggi di fronte a quanto ho sperimentato in una mattina piena di acqua e fango. Non ho voluto arrabbiarmi di proposito con qualcuno che sta sopra di me, semplicemente mi sono detto dobbiamo darci da fare tutti insieme perché il tempo si è fatto breve e non abbiamo più tempo.
Grazie don.