Arrivano un’infinità di messaggi, letture da approfondire, cose da fare, decisioni da prendere. Raggiungere tutti è un po’ assurdo, ma star dentro in tutto è altrettanto faticoso. Andare e tornare, decidere, sbagliare e poi riprovare. Ma c’è una cosa che in tutto questo mi agita: il non potermi mai soffermare con cura su qualcuno e su qualcosa. Il tempo necessario. Il giusto tempo. Il gatto faraone non sta mica tanto bene, lo abbiamo portato dal veterinario, niente di grave, adesso è lì sul divano che dorme ogni tanto mi guarda e mi rimprovera: perché non mi coccoli un po’. Arrivano le confessioni di natale. Non ce la faccio più a fare queste maratone di peccati e penitenti, so che per una settimana sarà così. dobbiamo dare tante opportunità per raggiungere il più possibile. Il tema è proprio questo: che non mi soffermo su niente, non curo niente. Ci penso un attimo e mi dico che il tempo che viviamo è questo: il tempo delle tante cose e della poca cura. Riuscirò a spezzare questa assurda catena che sembra non finire mai? Ci penso un attimo e poi capisco che pongo il problema dal punto di vista sbagliato. Il tema vero è un altro. e nasce ancora una volta da me. Da qui sono nati questi auguri fragili. Vedo tanta sofferenza e mi dico che sono fragile, che non ho parole buone per tutti, vedo la mia debolezza di fronte al tanto che mi viene incontro. Auguri fragili sono gli auguri che mi fanno sentire tutta la fragilità della mia vita. Sono sicuro che se dentro di me ci fosse più forza, più decisione, più saggezza in qualche modo riuscirei a raggiungere tutti. Mi dite: ma non puoi raggiungere tutti, ti devi fermare. È vero, ma il grande dubbio che mi porto dentro non è quello dell’amore di Dio, perché questo amore è certo, il vero dubbio è la mia fragilità, la mia debolezza. Auguri fragili è sentire la fragilità di un Dio bambino, la fragilità di un uomo figlio di Dio che se ne sta al freddo in una grotta e che vuole raggiungere tutti e che è rifiutato da tutti. Auguri fragili sono solo una domanda: io che cosa posso fare? so che è anche la vostra domanda di fronte alle mille cose della vita quotidiana. Auguri fragili per questo natale: io che cosa posso fare?