arca di noè

di | 17 Gennaio 2024

La prima grande, immensa opera dell’uomo non è stata la torre di Babele. Quella generò solo confusione. La prima grande opera costruita dall’uomo di cui si parla nella parola sacra sono io, l’arca di Noè. Di me si diceva che fosse un’opera inutile, costruita in cima ad una montagna e tutti si dicevano: perché una barca così grande in cima ad una montagna, in mezzo ad un deserto, come fa ad arrivare fino lassù l’acqua? E poi di quell’uomo che la costruiva, il vecchio Noè, si sorrideva per la sua vecchia età e per la sua fissazione. La gente passava, guardava il vecchio Noè, grande architetto e costruttore e rideva di quell’uomo. I figli dicevano alla gente: compatitelo, è vecchio, si è fissato con l’arca. Io sono la prima e la grande opera costruita dall’uomo, ma in apparenza per chi guardava ero opera inutile. Succede così anche oggi: chi crea opere di salvezza e di sopravvivenza dal male nelle nostre città è preso un po’ in giro: che cosa può accadere di così malvagio nelle nostre città per costruire arche che salvano la vita. Un ospedale, una scuola, un parco, una biblioteca, un oratorio, una casa della carità. La gente ci guarda e sorride in maniera ironica impegnata a costruire la vanità della città. Non servono queste arche di salvezza, servono solo le grandi opere, vanità di chi le costruisce e povertà di chi non ha niente. Città che mi guardano con disprezzo: a cosa serve un’arca che accoglie poveri e migranti. Chi pratica e vive in queste arche di salvezza sono solo sognatori e gente che non capisce la grande corsa del mondo. A noi arche di salvezza i grandi della terra dicono: siete inutili, come è inutile un’arca di pace. io sono l’arca di Noè, l’arca di salvezza, l’arca di pace. sono l’inutilità assoluta, ma sono la pace e la serenità di chi non ha casa. Aveva visto bene e lungo il vecchio Noè nel deserto, in cima alla montagna arrivò l’acqua del diluvio e io, l’arca, divenni la salvezza per chi aveva creduto in me ed era entrato nel mio grembo. E venne il diluvio della guerra sul mondo e l’uomo aveva distrutto scuole, ospedali, aveva pensato: tanto da noi non succederà mai. Per fortuna che qualche sognatore anche ai nostri giorni ha costruito l’arca e qualcuno troverà salvezza e pace.

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