annullati

di | 24 Marzo 2022

Mi rendo sempre più conto di quanti sono i poveri. Non ci sono solo quelli che scappano dalla guerra attuale, ma ci sono poveri che fino a prima dell’inizio della guerra stavano nelle nostre città, nei nostri paesi. e sono poveri di ogni tipo, età, condizione sociale, religione. Due anni di pandemia forse hanno creato un numero considerevole di poveri. Ci sono poveri in ogni categoria ed esperienza umana. Lo ripeto oggi ci stupiscono, ci indignano e ci commuovono i profughi della guerra, ma da sempre ci sono i poveri. Lo stesso Gesù un giorno disse: i poveri li avrete sempre con me. e da sempre i poveri sono annullati. E come mai facciamo così fatica a vedere i poveri? se volete posso fare un elenco infinito di categorie di poveri. Io me ne sto con il mio numero esiguo di poveri della cooperativa, mi prendo cura di loro. non mi basta, vorrei fare di più, ma conosco il limite della mia condizione e allora mi fermo. Forse la categoria dei poveri ci aiuta a comprendere un po’ di più il nostro tempo. Questa categoria ci aiuta a comprendere perché siamo arrivati fino ai nostri gironi. Da sempre e in ogni condizione ci sono stati i poveri. Dare a loro una possibilità di riscatto nella vita aiuta a rendere la vita più pacifica. Oggi ci scagliamo contro chi ha provocato la guerra, togliamo i beni ai famosi oligarchi russi, ma fino a ieri e forse anche oggi noi li abbiamo sponsorizzati creando sacche di povertà sempre più grandi. Leggere i grandi passaggi della storia aiuta a comprendere il temo presente. Non solo come gioco della memoria, ma anche e soprattutto come capacità di comprendere perché siamo arrivati qui. La questione dei poveri mi ha fatto venire in mente una possibile lettura. anche se molto parziale del tempo moderno. Abbiamo creato la meritocrazia, ma la meritocrazia non è un dono, infatti questa ideologia del merito ha escluso tanti poveri che sembrano non meritare niente, oggi essa è diventata la legittimazione etica dell’esclusione dei poveri in quanto colpevoli della loro povertà. Ma se i poveri crescono di numero crescono anche disuguaglianze e dalle disuguaglianze è facile passare alle ingiustizie e dalle ingiustizie si arriva a qualcuno che cavalca l’ingiustizia per arrivare alla violenza. Avere uno sguardo lungo vuol dire stare molto attenti ad ogni genere di povertà. Se avremo questo sguardo attento sulla povertà forse eviteremo ulteriori ingiustizie. Impariamo a guardare a tutto il mondo della povertà per essere capaci di prevenire violenze.  

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