Ci sono infiniti modi per aiutare. Posso aiutare un amico, un popolo, un gruppo, un malato e via dicendo. Ci sono infiniti luoghi dove posso mettere in atto un gesto di aiuto: una casa, una scuola, un ospedale, una fabbrica, una parrocchia. Ci sono infiniti modi per aiutare: un gesto, un progetto, una parola, un aiuto economico. E posso continuare all’infinito con questa descrizione dell’aiutare. Ci dicono per esempio che l’assistenzialismo non va bene, non è una forma buona di aiuto. Io mi rendo conto che in alcune circostanze è importante anche questa forma. Non deve essere la normalità, ma a volte è necessaria. Sono convinto anche che la troppo progettualità a volte impedisce una buona relazione. Quindi metto lì alcuni punti che per me sono importanti per pensare ad una buona forma di aiuto. Visto che ci muoviamo nel campo delle infinite possibilità è cosa buona cercare di non fare le cose da soli, ma in gruppo, in associazione. Aiutare da soli a volte inguaia chi aiuta, aiutare insieme aiuta a valutare bene come procedere. Ancora: aiutare senza la pretesa di risolvere tutto, ma semplicemente con l’avvertenza di fare una piccola cosa, di offrire un piccolo contributo, una piccola possibile soluzione. Io sono uno che vorrei tutto e subito, e in questo campo delle piccole cose devo imparare. E per finire. Aiutare creando occasioni di cambiamento, nella chiesa, nella società, azioni che vanno nella direzione della fraternità e del cambiamento di prospettiva. Un aiuto piccolo per un mondo nuovo. E ultimo: aiutare senza legare a se, ma lasciare libero l’altro. questa per me è la parte più dura. E se poi l’altro nemmeno ti ringrazia? Ho aiutato è sufficiente: lo scrivo qui, ma so quanto è dura questa questione del grazie.
…..GRATUITÀ DELL’AMORE SENZA RICEVERE NULLA IN CAMBIO…
È per questo che ti dico :Grazie don Sandro! Non sai quanto aiuto ci dai con le tue meditazioni!