
Questa di oggi è più una riflessione personale, sulla mia vita spirituale. In queste parole non metto immediatamente in gioco pensieri di altri, ma gioco un attimo la mia stessa vita spirituale. Se penso alle tappe della mia vita secondo lo spirito le identifico in questo modo. Una prima tappa è dettata dall’entusiasmo, o meglio più che dall’entusiasmo dalla scoperta di un nuovo passaggio interessante della vita spirituale. Come conseguenza di questa scoperta ecco che nasce la voglia e il desiderio di sperimentare quanto ho scoperto e ho anche solo un poco intuito. È così che mi lancio in nuovi cammini, magari anche accompagnati da buone e nuove pratiche. C’è poi un secondo momento, una seconda tappa; quella che io chiamo dell’abitudine. Per un po’ l’abitudine è un segno buono, è segno di una buona fedeltà. Poi succede che l’abitudine si trasforma in abitudinarietà e stanchezza e allora quello che sembrava la novità raccolta con entusiasmo lentamente si spegne. E qui subentra il terzo passaggio. Quello che io chiamo l’abbandono per un certo periodo della vita spirituale e della scoperta fatta in attesa di un nuovo passaggio, di una nuova intuizione. Questo è il mio cammino, queste sono le tappe della mia vita spirituale. Mi si può dire che sono un incostante, uno che salta di qua e di là senza una fedeltà alla vita spirituale. Insomma, uno che in qualche modo non conosce un vero e proprio cammino spirituale. E può essere vero che questo strano modo di procedere non produce frutti, non conosce fedeltà. Di una cosa però sono certo: che in tutta questa confusione non ho mai smesso di cercare una strada, mi sono tenuto eternamente in movimento. E questo alla fine non mi dispiace.
Ciao.
Ora come ora,quello che hai scritto,è molto vicino
alle cose su cui sto cercando di concentrarmi.
L’ENTUSIASMO per aver deciso di provare un altra strada(quella del farsi dare una mano
L’ABITUDINE a stravolgere le carte che fino ad ora mettevo sul tavolo. Prego che questa fiammella (xe’ e’ solo l’inizio), diventi un fuoco che continua a farmi muovere