34,16-37
15ogni carne morirebbe all’istante
e l’uomo ritornerebbe in polvere.
16Se sei intelligente, ascolta bene questo,
porgi l’orecchio al suono delle mie parole.
17Può mai governare chi è nemico del diritto?
E tu osi condannare il Giusto supremo?
18Lui che dice a un re: «Iniquo!»
e ai prìncipi: «Malvagi!»,
19lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce il ricco al povero,
perché tutti sono opera delle sue mani.
20In un istante muoiono e nel cuore della notte
sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
21perché tiene gli occhi sulla condotta dell’uomo
e vede tutti i suoi passi.
22Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
23Poiché non si fissa una data all’uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
25Perché conosce le loro opere,
li travolge nella notte e sono schiacciati.
26Come malvagi li percuote,
li colpisce alla vista di tutti,
27perché si sono allontanati da lui
e di tutte le sue vie non vollero saperne,
28facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
29Se egli rimane inattivo, chi può condannarlo?
Se nasconde il suo volto, chi può vederlo?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30perché non regni un uomo perverso,
e il popolo non venga ostacolato.
31A Dio si può dire questo:
»Mi sono ingannato, non farò più del male.
32Al di là di quello che vedo, istruiscimi tu.
Se ho commesso iniquità, non persisterò».
33Forse dovrebbe ricompensare secondo il tuo modo di vedere,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Sei tu che devi scegliere, non io,
di’, dunque, quello che sai.
34Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
35«Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senso».
36Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37perché al suo peccato aggiunge la ribellione,
getta scherno su di noi
e moltiplica le sue parole contro Dio».
Commento
Poche righe di commento. Mi sembra che eliud sottolinei un dato unico e non condivisibile. Eliud spiega a suo modo che Dio fa le sue cose nel mondo e nella storia degli uomini con la sua libertà. Per questo è imparziale. Non è che Giobbe può porgli dei criteri. Non può pretendere da Dio che rispetti il riferimento alla tua utilità, a ciò che è conveniente a lui. Giobbe deve fidarsi della sua onnipotenza, della sua onniscienza, devi fidarsi di Lui, che è remuneratore nella libertà assoluta e superiore a tutto e a tutti. Per questo è imparziale, perché è superiore. Giobbe deve essere più umile secondo l’amico Eliud. Ma Eliud non tiene in conto di una cosa: la libertà di Giobbe, la vita di Giobbe.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i malati
Guardando Giobbe daun po’di giorni mi sembra di vedere alcune persone che non hanno tregua nella soffernza, i popoli che non hanno tregua di guerra… Si è come noi peccatore, ma non merita il giudizio dell’amico, che pure oggi dice espressioni giuste di Dio… L’ “AMICO” se così si puo’chiamare nonguarda la vita, la situazione di Giobbe.
Signore pregando per tutti i malati ti prego in particolare per Gloria, Renata, Carlo e la sua famiglia.
Per tutti i popoli in guerra e per ogni tipo di violenza o atrocita’preghiamo.
Quanta durezza, quanto giudizio, quanta condanna nelle parole di questo “amico”… Signore, ti prego, dammi un briciolo di buon senso e di umana comprensione perché non voglio diventare così dura con gli amici e le persone che seguo, talvolta, nel loro dolore! Affidiamo al Padre buono le persone che chiedono una preghiera o che solo ne hanno bisogno nei loro calvari quotidiani.