2 domenica T. Ordinario – Dal Vangelo secondo Giovanni 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele”. Giovanni testimoniò dicendo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui chi mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.
Commento
Il Battista ‘vede’ Gesù andare verso di lui. E riconosce in lui “l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”. A noi cristiani del secondo millennio, cosa può dire una frase del genere? Il peccato è un atto di amore che fallendo il suo bersaglio ferisce chi lo vive. Un amore impazzito insomma, che amando a vuoto e avendo come oggetto il proprio io, non è in grado d’essere fecondo. Ora, quanto bisogno abbiamo di qualcuno, in fondo di un amore che ci venga incontro ad indicarci il modo di smetterla di farci del male da soli? Il vangelo di oggi lascia intendere che questo amore esiste, ed ha un nome: Gesù di Nazareth. Non tanto un amore capace di ‘togliere’ il male, ma come è indicato nel testo originario, di portare, supportare la nostra capacità di amare. Sì, c’è qualcuno che sta dalla tua parte, e che ti indica la possibilità di vivere un amore capace di centrare finalmente il bersaglio. E questa possibilità è la logica del vangelo, la logica anti-mondana, capace di dono, condivisione, accoglienza, una logica salvifica insomma, se per salvezza s’intende la possibilità di non amare a vuoto.
preghiamo
Preghiamo per il papa
Io non lo conoscevo, dice Giovanni. Ma lo riconosce il suo cuore….
Le nostre anime, i nostri cuori, sanno ancora riconoscerti, Signore?
Prego per poterti riconoscere, per poter essere testimone di questo amore immenso e misterioso. Mi unisco alla preghiera per il Papà.
Il peccato è mancanza di amore ,un atto di amore mancato…da poco abbiamo pensato a una famiglia che si ama: la famiglia di Nazareth,ci aiuti il Signore a vivere la cura per una certa qualità di vita…piccoli gesti di amore ,dove guardando al Signore il peccato perdonato ci aiuta a vivere questa cura .Di cuore mi unisco alla preghiera per il Papa.
L’agnello che non toglie il peccato ma lo porta su di sé. Grazie Gesù.