2 domenica di avvento – solennità dell’immacolata – dal vangelo di Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Commento
Siamo nella seconda domenica di avvento, ma la chiesa e la liturgia ci propongono la solennità dell’immacolata concezione di Maria. Questa donna mi ricorda una cosa: se permetto a Dio di entrare nella mia vita io vivrò la pienezza della vita. Maria non è il mesto rimpianto di ciò che avrei potuto essere, ma viva speranza di ciò che posso diventare. Maria non vive la lamentela perché Dio e la vita hanno cambiato i suoi progetti, ma accoglie e vive il sogno di Dio e affronta la vita con semplicità, ma con serenità. La Tradizione afferma che Maria è Immacolata perché ‘preservata dal male’; il vangelo mi ricorda che io sarò immacolato nella misura in cui, grazia all’amore, guarirò il mio limite guarendo le ferite dei fratelli. Sono due le parole che mi colpiscono «Rallegrati, piena di grazia, e il Signore è con te» . Qui Dio stesso ha pronunciato insieme, in un pugno di parole il nome di Maria ‘piena di grazia’ e il proprio stesso nome: ‘Il Signore è con te’. È questa la medesima parola che Dio pronuncia su di me, ogni volta che mi pongo in ascolto, e faccio spazio. Egli dice il mio nome, il mio essere, la mia verità profonda: il mio nome è ‘graziato’, amato per grazia, a prescindere, immeritatamente. Al di là di tutto. A Maria è chiesto di rallegrarsi per questo. Ecco il motivo della mia gioia, ecco dove posso fondare la mia felicità: non sulla mia fedeltà a Dio, non sul successo della mia vita etica, ma perché Lui è con me! È la sua fedeltà verso di me che conta, non la mia nei suoi confronti; è il suo amarmi in maniera immeritata che salva, non il mio amore verso di lui.
Preghiamo
Preghiamo per tutte le madri
Maria è la speranza di ciò che posso diventare .Sono amata per grazia ..poter trovare grazia presso Dio questa è la vera pace e nella sua fedeltà su di me essere un piccolo segno di consolazione ,di speranza …e rallegrarsi Di cuore una preghiera per tutti i malati
Vergine Immacolata, dona a me, a noi, ai giovani, il gusto di essere a disposizione di Dio e del mondo.
Maria, Madre di Dio, pura nella fede incondizionata, accoglici come figli con tutte le nostre fatiche, le nostre pochezze, le belle qualità che portiamo. Sostienici, Madre, nei nostri traballanti cammini di fede ed insegnaci come trovare grazia presso Dio…. ti affidiamo le nostre esistenze.
Chiedo una preghiera per mio fratello Renato, morto a febbraio, di cui oggi ricorre l’anniversario di nascita, possa riposare nel grembo di Dio. E una preghiera per Bruno.