1 Cor 1,4-9
4 Ringrazio continuamente il mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, 5 perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della scienza. 6 La testimonianza di Cristo si è infatti stabilita tra voi così saldamente, 7 che nessun dono di grazia più vi manca, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. 8 Egli vi confermerà sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo: 9 fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Commento
Anche se Paolo nella comunità di Corinto è abbastanza contestato, egli continua a parlare di dono, di grazia, di Gesù Cristo e di doni che hanno arricchito la comunità di Corinto. Certo la situazione che vive Paolo non è facile. Vi è una cosa interessante però: una parte della comunità, se non tutta, ha deciso di interrogare Paolo sui vari problemi emersi, questo mostra chiaramente che viene riconosciuta all’apostolo una vera autorità. La crisi nel rapporto di Paolo con la comunità di corinto sopraggiunge all’arrivo di alcuni missionari itineranti, che sembrano contestare l’apostolo o comunque contraddire la sua linea missionaria, con il loro agire difforme e la loro capacità di accreditarsi agli occhi dei Corinzi. Sulla situazione della comunità al momento dell’estensione di 1 Corinzi si può dire che vi è come la presenza di una forma di elite spirituale da parte di alcuni che sembrano essere rivestiti di particolari doni spirituali. Questa situazione li porta a disprezzare gli altri membri della comunità, i più poveri. La comunità di Corinto proprio per questo motivo rischia la divisione tra i bravi, i santi e i meno bravi, i peccatori. Paolo scrive la lettera con l’intenzione di ribadire l’unità della chiesa nel vincolo della carità reciproca.
Preghiamo
Preghiamo per la chiesa possa sempre essere inclusiva e mai esclusiva.
Per dono ,per grazia,nessun dono ci manca ,per la Sua fedeltà…ogni dono o possibilità va vissuto in umile adesione ,per non porre sul cammino preferenze ..Gratitudine e umiltà dunque
formano unità nella chiesa….preghiamo ,davvero per questo perchè sopratutto i poveri da essa non vengano esclusi .
Ringrazio continuamente il mio Dio per voi…
Per chi vive accanto a me ogni giorno; per chi incontro casualmente; per chi mi circonda di stima e di affetto; per chi mi suscita reazioni di fastidio e di fatica…. Per tutti ringrazio Dio continuamente. In ognuno Dio ha posto la sua grazia. Preghiamo per don Sandro e per sua mamma. Il decadimento fisico e psichico di un genitore genera turbamento nei figli. Talvolta i figli sono chiamati a diventare “genitori” dei propri genitori. Un genuino e sofferto scambio di amore.
Mi sembra che Paolo riconosca ovunque la presenza di Dio, un Dio ricco di amore, accogliente, inclusivo, misericordioso, un Dio prodigo di doni per ciascuno. Sia dato anche a noi di riconoscere e vedere i doni profusi da un Dio buono, anche quando le fatiche del quotidiano ci sfiniscono e ci svuotano di ogni energia, anche quando le relazioni divengono complesse, sofferte, talvolta pesanti o insostenibili. Prego per la Chiesa, per gli anziani così fragili e per chi li sostiene e li accompagna.
I doni di Dio non sono di proprietà personale, sono comunque sempre per tutti, a pro di tutti. Lo fa a me per te, lo fa a te anche per me. La comunione dei santi, dei chiamati, poveri o ricchi, più o meno capaci, più o meno “bravi”… Però si è dura, fare questo esercizio di comunione, perché è esercizio di umiltà e carità, pietà e bontà.
Ringrazio Dio per chi con me usa uno sguardo e un agire di benevolenza e amore, chiedendo di esserne altrettanti capace.