Rut 3, 14 – 18
». 14 Ella rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina e si alzò prima che una persona riesca a riconoscere un’altra. Booz infatti pensava: «Nessuno deve sapere che questa donna è venuta nell’aia!». 15 Le disse: «Apri il mantello che hai addosso e tienilo forte». Lei lo tenne ed egli vi versò dentro sei misure d’orzo. Glielo pose sulle spalle e Rut rientrò in città. 16 Arrivata dalla suocera, questa le chiese: «Com’è andata, figlia mia?». Ella le raccontò quanto quell’uomo aveva fatto per lei 17 e aggiunse: «Mi ha anche dato sei misure di orzo, dicendomi: “Non devi tornare da tua suocera a mani vuote”». 18 Noemi disse: «Sta’ tranquilla, figlia mia, finché non sai come andrà a finire la cosa. Di certo quest’uomo non si darà pace, finché non avrà concluso oggi stesso questa faccenda».
Commento
Rut è donna di valore. Non soltanto cerca un modo delicato e vero per dare una discendenza al marito defunto. Essa rifiuta ogni forma di inganno e sotterfugio, anche se ha ben chiaro l’obiettivo del suo vivere da straniera a Betlemme. Anche il fatto che nessuno deve sapere dell’incontro, non lo metterei immediatamente in quella logica di chi dice che ci sono cose che devono rimanere nascoste. Piuttosto, quando si ama veramente non si va in piazza, non si va in televisione a raccontare tutto. Quindi La considerazione “Nessuno deve sapere che questa donna è venuta nell’aia” può essere interpretato in diversi modi, ma a me sembra che soprattutto porti in sé una preziosa nota di riservatezza, di segreto d’amore che come tale deve essere custodito. Credo che la bellezza di saper custodire in maniera riservata alcuni tratti dell’amore di coppia è segno di grande maturità, di grande rispetto e attenzione verso l’amato del cuore. Quando si incomincia a raccontare troppo dell’altro a qualcuno posso pensare ad una mancanza di fiducia. Ho detto credo, e lo so che mi sto avventurando in sentieri che non mi appartengono e quindi qui mi fermo. Rimane la questione del dono di sei misure d’orzo da consegnare a Noemi. Questo particolare può far pensare ad una forma di dote, di dono interessato da consegnare alla futura suocera. E ci può stare. Di fatto i due Rut e Booz stanno utilizzando i loro rispettivi stratagemmi per arrivare al matrimonio. Non è forse così anche per tante coppie? Chissà cosa si sono inventati due innamorati pur di strappare un sì. Chi non ha inventato qualcosa di strano e ha ceduto al primo no, forse non era o non è innamorato pazzo. Le dinamiche dell’amore sono anche queste. Ma forse vi è anche un’altra spiegazione. Non è che con il “regalo” mandato a Noem, Booz voglia sottolineare la comunione che stringe coloro che hanno ricevuto, in modi diversi, lo stesso dono che visita e illumina le diverse povertà. Diverse, sì, ma tutte in attesa dello stesso dono di comunione d’amore? E quindi non è che il regalo dice anche il desiderio di stringere un patto di comunione e di amore?
Preghiamo
Preghiamo per l’Europa chiamata alla grande prova dell’attenzione e dell’accoglienza di migliaia di persone
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».
Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Delicata ed intensa è la storia di Rut. Storia di un amore premuroso e segreto, riservato perché va cercando chiarezza e definizione. Non credo fosse facile la vita per questa giovane vedova, oltretutto staniera , tantomeno la gestione di un nuovo rapporto di amore. Eppure è benedetta dal Signore. È una donna capace di donarsi e donare. È ricca dentro!
I giudizi superficiali ed esterni ad ogni realtà di amore, lasciano il tempo che trovano. Solo Dio conosce nel segreto del cuore. Di ciascuno.
Mi unisco alla preghiera accorata per questo esodo senza precedenti e per tutte le forme di generosità e d’accoglienza umana.
Elena
Sono stupita per questa relazione che si sta intessendo di particolari, piccoli, lievi, veri, appassionati anche se discreti. Non un rapporto “usa e getta”, come potrebbe apparire a una lettura superficiale. Ci doni lo Spirito di Dio l’amore sufficiente per non essere banali nelle relazioni. Preghiamo per l’Europa e anche per il nostro Brasile che sta entrando in una crisi che mette timori fondati.
Cinque anni fa ci stavamo preparando alla celebrazione che di lì a poche ore ci avrebbe uniti in matrimonio. Ringrazio Dio per questi anni accanto a mia moglie, per i figli che ci ha donato. Prego per tutte le giovani coppie.
Buon anniversario Michi!
Buona giornata a tutti!