martedì 15 agosto

fioriMartedì 15 agosto – solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo  – Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.  Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: 
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Commento

Siamo a metà estate, ferragosto. E ci ritroviamo a contemplare il mistero di Maria assunta in cielo. La sacra scrittura non parla dell’assunzione di Maria. È solo la tradizione che ci invita ad entrare in questo mistero. Nella sacra scrittura la parola cielo non fa riferimento ad un luogo, ma allude: è fuori di noi o dentro di noi? E’ come se oggi dicessimo che si va dalla vita alla vita o, se volete – e questo non riguarda solo Maria, ma anche tutti noi – è come se dicessimo che ci si risveglia. Per questo nell’oriente cristiano questa festa prese anche il nome di “dormitio Mariae”. La morte come addormentarsi. E poi ecco il risveglio. E che cosa vedranno gli occhi al risveglio? Vedranno un passaggio. Il passaggio dalla rassegnazione al desiderio di un cielo nuovo e di una terra nuova finalmente segnata dalla pace universale e non più dal male e dalla violenza.
è il passaggio di due donne, Maria e Elisabetta che si scambiavano pensieri benedetti e carichi di gioia.
ma soprattutto è il passaggio di una donna direbbe Mazzolari senza corona sulla testa, forse con un fazzoletto a stringere i capelli, lei che si considerava l’umile serva del Signore. La ragazza di Nazaret legge la storia con lo sguardo di Dio: “La misericordia di Dio” scrive don Primo Mazzolari “che viene incontro all’umanità, incomincia a fare giustizia a questa maniera: depone dal seggio i potenti, i potenti che non agiscono bene, i potenti che non amministrano con giustizia, i potenti che sono degli oppressori, i potenti che si sono dimenticati della sofferenza umana, della fatica umana e che non l’hanno rispettata. E prenderà gli umili e li porterà in alto”. Ora sappiamo chi Dio porta in alto.

Preghiamo

Preghiamo ancora per Anna e per chi l’assiste