Matteo 28,11-15
11 Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. 12 Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, 13 dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. 14 E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». 15 Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.
Commento
Stiamo andando verso la conclusione del vangelo di Matteo. E arriviamo a questa conclusione da risorti, da uomini e donne nuove. Gli anziani di Israele insistono nella menzogna. Ma a noi questo importa poco, perché sappiamo che ormai siamo orientati verso la vita nuova. E questo tentativo di coprire la verità non può fermare la resurrezione e la chiesa nel suo annuncio pasquale. Qui possiamo forse dire anche quanto sia grave la responsabilità di questi capi, soffocatori della Buona Notizia, che avrebbero potuto indubbiamente fare del bene a se stessi e anche a quei poveri soldati se avessero ascoltato con sincera umiltà quanto veniva loro riferito. Così, mentre le donne”erano in cammino” per la loro missione di salvezza, le povere guardie vengono assorbite e sommerse da uno “spirito del mondo” che non si apre a nessuna Buona Notizia. L’episodio di oggi è utile anche per ricordare quanto facilmente il potere seduttivo del denaro può diventare facile strumento di alterazione e di negazione della Parola di Dio. Ma, forse, questo non è neppure il male peggiore! Mi pare possiamo vedere quanto anche il potere di corruzione del denaro entri come strumento di un male ben più grave, che è quello della chiusura del cuore e della mente davanti al dono sempre nuovo ed imprevisto della Parola di Dio e della carità verso gli uomini. La tentazione del denaro corrompe ogni buona intenzione, la vita nuova della resurrezione offre squarci di bellezza alla storia dell’umanità
Preghiamo
Preghiamo per don Donato nel suo 45° di ordinazione sacerdotale.
Le donne e le guardie hanno vissuto la stessa esperienza della resurrezione. Le une e le altr e si mettono in cammino ma la motivazione é differente. Le donne annunciano coraggiosamente che Gesù è vivo. Le guardie non sanno che dire per la.paura e lasciano che alt t i decida che cosa devono dire. Menzogne. Chiediamo la grazia di sperimontare la resurrezione e annunciarlo con letizia.
Che bello poter pensare ed agire in un modo nuovo. Mi sento grata per questo dono di libertà e di gioia fatto da Gesù. Certo il messaggio è per tutti, ma c’è chi raccoglie e chi procede per la propria vita e coltivando solo i propri interessi più o meno puliti o meschini.
Una preghiera per don Donato, per tutti gli amici vicini e lontani e secondo le intenzioni di ciascuno.
La Risurrezione và al di là di ogni idea distorta di verità…e ci propone ogni giorno la vita nuova di figli risorti riconoscenti ….Perchè non vogliamo sentire belle notizie di cui ha così bisogno la nostra vita ? Una preghiera per don Donato e auguri,e per le intenzioni di ognuno di noi .