siracide 18,30-19,3
30Non seguire le passioni,
poni un freno ai tuoi desideri.
31Se ti concedi lo sfogo della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici.
32Non rallegrarti per i molti piaceri,
per non impoverirti con i loro costi.
33Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti,
quando non hai nulla nella borsa,
perché sarà un’insidia alla tua propria vita.
Un operaio ubriacone non arricchirà,
chi disprezza le piccole cose cadrà a poco a poco.
2Vino e donne fanno deviare anche i saggi,
ancora più temerario è chi frequenta prostitute.
3Putredine e vermi saranno la sua sorte,
chi è temerario sarà eliminato.
Commento
Il commentario da qui leggo e provo, come un apprendista, a prendere le riflessioni, a questo capitolo pone un titolo: “Sul dominio di sé”. Alle passioni contrapponi un buon dominio di te stesso. Questo del dominio di sé era uno dei grandi temi su cui si rifletteva nell’antichità per offrire modelli di comportamenti giusti e veri. L’equilibrio e la gestione delle passioni sembrava uno degli elementi che facevano di un uomo e di una donna una persona adulta. Credo che su questo tema delle passioni anche oggi possiamo scrivere fiumi di parole. c’è chi considera l’uomo come giustamente passionale, cioè chiamato ad esprimere senza freno tutte le sue passioni. In questo modo egli si mostra e si rivela per quello che è e soprattutto l’uomo che vive tutte le sue passioni sembra essere quello che esprime tutto se stesso. Al contrario molti dicono che l’uomo deve imparare a contenere le sue passioni perché non si può dare sfogo a tutto se stessi e a quanto sta nel proprio animo. Ad una lettura superficiale sembra che anche Siracide si mostri molto critico con tutti coloro che vogliono vivere di pure passioni. In realtà Siracide è ben più raffinato di quanto pensiamo nel suo ragionamento. Egli distingue infatti tra passione e piacere. Esiste una passione che produce un piacere bello, buono, giusto. Pensate ad un pianista che attraverso la sua passione di suonare produce il piacere di ascoltare una musica bella. Ma esiste anche una passione che produce un piacere distorto, malato, ambiguo. Il siracide fa l’esempio di un operaio che beve troppo vino e che nella sua vita non arricchirà. La vera capacità dell’uomo è allora quella di scegliere e esprimere passioni che producono piacere buoni e non viceversa passioni che producono piaceri malvagi. La grande intelligenza dell’ uomo è chiamata a questa continua e costante opera di pensiero e di azione per non cadere in passione che non aiutano al vero dominio di sé.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i rappresentanti delle varie religioni radunati ad Assisi per tre giorni per il 30 anniversario della giornata di preghiera intereligiosa voluta da Giovanni Paolo 2°, perché la religione possa contribuire a costruire la pace.
“Non rallegrarti per i molti piaceri, per non impoverirti con i loro costi.” La passione è indispensabile al vivere e al vivere bene. Chi non ha passione è insignificante e inattivo sia nelle relazioni sai nella vita dello spirito. ll problema, credo, sta nella incapacità a canalizzare la passione verso obiettivi buoni. Se si disperdono le energie della passione in devianze, alla fine paghiamo il costo delle nostre passioni. Amo le persone che hanno passione. Mi pare di sentire la parola di Gesù: sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso. Ci doni il Signore il fuoco, la passione per il bello, per il buono, per il bene.
Dominio di sè e passioni positive…rendono la creatura umana adulta sapersi prendere in mani ,conoscendoci in limiti e doni ,non lasciarsi prendere dalla superficialità ma dalla consapevolezza,che l’essenziale è ciò che conta..APPASSIONARSI solo al bene ,al bello all’amore vero ,che si dona e lascia spazio agli altri ,Mi unisco alla preghiera per l’incontro ad Assisi ,per la giornata intereligiosa con il Papa, una preghiera anche per la popolazione del Congo dove operano le nostre sorelle ,sembra che ci sia un’insurrezione politica…Per il Brasile ,per le zone piu’ travagliate del mon do…