Siracide 4,11 – 19
11La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
12Chi ama la sapienza ama la vita,
chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia.
13Chi la possiede erediterà la gloria;
dovunque vada, il Signore lo benedirà.
14Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
15Chi l’ascolta giudicherà le nazioni,
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
16Chi confida in lei l’avrà in eredità,
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
17Dapprima lo condurrà per vie tortuose,
gli incuterà timore e paura, Ma poi lo condurrà su sentieri appianati lo rallegrerà e gli rivelerà i suoi segreti.
Commento
Inizia una sezione del libro del Siracide in cui si danno istruzioni sapienziali per varie circostanze della vita. Siccome è la sapienza che guida tutte queste istruzioni qui in qualche modo viene ribadito il valore della sapienza stessa e l’importanza che l’uomo deve mettere nella sua ricerca. Possiamo dire che esiste una relazione stretta tra discepolo e ricerca della sapienza e che questa ricerca è una continua esperienza di prova e di fiducia. Vi è un piccolo particolare interessante: mentre nei popoli vicino a Israele la sapienza era personificata da una divinità, nella storia sacra di Israele essa nasce dall’azione creatrice di Dio. Non esiste che un solo Dio che crea la sapienza fin dall’inizio del mondo. Questo vuol dire che il nostro riferimento ultimo nella ricerca sapienziale della vita è sempre e solo Dio da ascoltare e da seguire come discepoli. La sapienza non è la divinità, ma è uno strumento efficace per arrivare a Dio e alla possibilità di sapere vivere bene le varie circostanze della vita. La sapienza e la vita dell’uomo sono “sottomessi” a Dio, non ne sono autonomi. La conseguenza che ne nasce è che il rapporto che esiste tra sapienza e uomo è quasi di tipo filiale. Addirittura si parla di servizio a Dio e di amore per lui. Chi cerca la sapienza ama e serve Dio.
Preghiamo
Preghiamo per tutti i giovani che stanno partendo per Cracovia per la giornata mondiale del giovane.
Mi piace pensare alla Sapienza come alle caratteristiche materne di Dio verso ogni suo figlio. Prego affinché anche a noi sia dato apprendere quest’arte materna che ci fa essere segno della Presenza buona di Do. Prego per una persona che sta facendo una scelta difficile di vita.
La sapienza viene da Dio, è opera Sua e a Lui riconduce l’uomo che la cerca, la trova e la pratica. Mi vien da dire che la sapienza sia un grande dono, complesso da gestire, ma fruttuoso in gioia e pienezza. Un dono che in qualche modo di sviluppa in verticale, oltre che in orizzontale, nel mondo. Tasse radici fra gli uomini e tra Dio e gli uomini. Diventa come una rete di cose buone, di cose ben fatte. Allora Signore, rendici capaci di cose buone e fatte bene, perché ne abbiamo tutti tanto bisogno.
Una preghiera per i giovani e per questo incontro di sapienza a Cracovia, affinché porti molto frutto e per coloro che attraversano momenti e scelte difficili, perché il Signore illumini i loro e i nostri pensieri.
Cercare ogni giorno la Sapienza..Si manifesta come una condizione per cui Dio accompagna il camminoe le varie circostanze di vita.Dopo vie tortuose,condurrà su sentieri appianati,rallegrerà e svelerà i Suoi segreti.La azione creatrice forma figli/e e discepoli/e.Condivido e mi unisco alla preghiera per chi ha scelte di vita difficili e per i giovani nell’evento della GMG ,perchè sia richiamo ai valori piu’ alti e piu’ belli anche per i giovani non interessati e perche’ tutti ,diamo il nostro contributo a un mondo migliore.