Vi ho visto entrare e rimanere in una casa dove c’era un ammalato, dove c’era una famiglia riunita. Vi ho visto entrare in un ospedale, in un ricovero. Vi ho visto passare e rimanere in un carcere, in un dormitorio per poveri e immigrati. Vi ho visto entrare e restare nelle vie più sole della città. Vi ho visto planare e atterrare sulle città devastate dalla guerra: Gaza, Damasco, Aleppo, Kiev, e tutte quelle città dove ci sta la guerra e la violenza. Vi ho visto stare nelle fabbriche dove non c’è lavoro, nei campi dove ci sono sfruttati. Nelle case dove si consumano violenze. Vi siete soffermati nelle terre devastate dalle alluvioni a causa di un mondo che ha cambiato il clima. Mi sono accorto che avete scelto tutti i luoghi della fatica umana, del dolore umano. Strana scelta, ma alla fine mi è sembrata la scelta più naturale per voi, perché tu Gesù Bambino e con te tutto il presepio, dal giorno in cui sei nato, durante tutta la tua vita e per sempre ogni giorno, scegli di stare accanto alla sofferenza umana. Non ho costruito il mio presepio casalingo, ma ho fatto un giro del mondo nei luoghi del soffrire umano. In quei luoghi del soffrire tu Gesù Bambino ci sei e io ho capito che ci posso stare anche io per prendermi cura del soffrire umano. E allora concludo così. ripassando tutti quei luoghi del soffrire umano mi auguro e ci auguriamo di portare un po’ di luce, la Tua luce Gesù bambino. Portare un po’ di luce nei luoghi del soffrire umano. E gli auguri li prendo da un testo bellissimo che ho trovato. Caro Gesù Bambino nel concludere questa lettera non voglio fare un torto a te. Non rimanerci male se gli auguri non li prendo da e dalle solite frasi di circostanza. Pensando al fatto che tu ti sei fermato in tutti i luoghi del soffrire umano ecco queste parole di augurio. Questa volta gli auguri li prendo dal testo di una persona che si fa chiamare Amara e che scrive canzoni e poesie. In un suo libro trovo queste parole che lascio a tutti noi come auguri di Natale. Io ho aggiunto solo la parola auguri.
Nei luoghi del soffrire ci auguriamo di portare un po’ della Sua luce ….ma è proprio lì che si riceve più luce di quella che pensiamo di portare. Riceviamo sempre di più di quello che diamo. Grazie Gesù Bambino per il tuo immenso dono d’amore….. lì è il vero Natale sentirti vicino e vivo in mezzo a noi dove la vita è più cruda e reale, a noi il compito di aiutare gli altri a sentire la Tua presenza attraverso il nostro modo di dire e di fare ….a volte basta solo il silenzio ma esserci.