Alla fine me li sono cercati tutti i versetti dei salmi che dicono della luce. Un viaggio semplice però interessante e da questo viaggio semplice me ne sono scelti alcuni che commenterò pensando al mio dicembre. Eccone uno che mi dice di come è necessaria una luce più grande di tanta oscurità, una luce che risveglia un desiderio: O SIGNORE, fa’ risplendere su di noi la luce del tuo volto! È il salmo 4 al versetto 7 . metto sempre le tre versioni che mi piace confrontare. Ecco quella di bose: Su di noi Signore illumina il tuo volto. E quella di Turoldo dice: nella tua luce conosceremo il bene. Interessante come si possono pensare a diverse versioni di un identico versetto, ma questa è anche la cosa bella della bibbia. Ritengo che non sia sufficiente chiedere il dono della luce, serve il desiderio di portarla nel cuore. Invoco quella luce che mi permette di vivere con un volto luminoso, invoco quella luce che può risplendere sul mio volto, quella luce che mi permette di conoscere il bene. Ma non basta. Invoco una luce in questo mese di dicembre, ma non basta. Io chiamo questa dell’invocazione la preghiera prima. Ed è già grande cosa invocare la luce. Pensate a chi non invoca nemmeno più. io questa preghiera prima dell’invocazione me la porto sempre dentro. un dicembre che si avvia al natale senza invocazione non può essere dicembre di attesa. Si, invoco: su di noi sia la luce del tuo volto, oppure su di noi illumina il tuo volto. Certo che è presente in me questa invocazione e in questo dicembre di poca luce io lancio questa invocazione. Ma non basta la prima preghiera, quella dell’invocazione; serve una seconda preghiera, la preghiera seconda che realizza, che porta a compimento la preghiera prima. Serve una preghiera che è adesione e desiderio di afferrare quella luce. È la preghiera seconda che rende vera la prima. Ma vedremo meglio cosa è questa preghiera seconda.