Mi domando perché i popoli non si intendono, perché ci scontra continuamente. Non ho risposte. So che è una cosa vana, inutile, che fa soffrire, che distrugge, che non costruisce niente. Mi domando il perché di tanto affanno e tanto male. Anche in questo caso non ho grandi risposte. Vedo che è così. un salmo nella parola sacra con un versetto solo, due righe e poche parole dice bene tutto questo: «Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano?». Ci sono una serie di considerazioni che si possono fare al riguardo e poi arrivo anche alla speranza. Perché anche il salmista, il profeta si chiede il perché di un tumulto di popolo? il perché rimane lì sospeso. E poi i popoli. Quindi in questo tumulto, in questa cospirazione tutti i popoli sono coinvolti. E per finire: invano. Tutto questo tumulto, tutto questo cospirare è vano perché porta solo alla fine, alla distruzione. Perché scegliamo una cosa vana che porta al dolore? C’è un qualcosa che non so come definire che ci porta a sognare la pace, sta scritta nell’animo umano, ma è un qualcosa che non riusciamo a fare esplodere in tutta la sua forza e bellezza. In generale esplodono altri tipi di materiale che fanno male di sicuro. Forse c’è una cosa interessante dentro questa domanda: perché? Perché i popoli sono in tumulto. Il continuare a ripetere la domanda cercando una risposta è già un cammino di speranza. Quando non mi pongo più la domanda sul perché sono rassegnato e non credo che la speranza possa arrivare come dono inaspettato. Porsi la domanda del perché è già aver iniziato un cammino di speranza. Il mondo continuerà a camminare nella speranza nella misura in cui continuerà a porsi questa domanda: «Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano?».