domenica 1 dicembre

di | 30 Novembre 2024

1 Domenica di Avvento – Dal vangelo di Luca 21,25-28.34-36

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.  State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”.

Commento

Inizia il tempo dell’avvento che ci prepara al natale. Queste parole di Gesù non sono le parole della fine di tutto, sono invece le parole che descrivono un tempo, descrivono il nostro tempo. Lo scenario coinvolge l’umanità e l’intera creazione. È l’ansia dei popoli segnati ancora oggi dalle guerre e dai conflitti; è l’angoscia dei milioni di piccoli e di grandi che continuano a essere provati dalla fame; è l’angoscia di chi è costretto a emigrare lontano dalla propria terra senza trovare chi lo accolga e lo aiuti, di tanti anziani abbandonati e lasciati soli. E cresce il numero degli “uomini che muoiono per paura” e si rinchiudono in loro stessi. È facile cadere nella rassegnazione e lasciar spegnere la speranza di un mondo nuovo, di una vita migliore per sé stessi e per gli altri. il vangelo però non si chiude nelle paura e nell’angoscia. Il tempo dell’avvento torna per sciogliere i cuori induriti, per aprire la mente a chi pensa solo a sé, per aprire l’udito a chi ascolta solo le sue ragioni, per aprire gli occhi a chi non vede oltre sé stesso. Ed esorta: “Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. È tempo di alzarci. Ma per fare questo è necessaria una qualità, un atteggiamento: quello della vigilanza, dove per vigilanza si intende quell’arte di vigilare sulla qualità e la bellezza della nostra vita.

Preghiamo

Preghiamo per  tutto coloro che sono malati.

2 pensieri su “domenica 1 dicembre

  1. sr Alida

    Tempo di avvento mantenere o far sorgere speranza, si il nostro tempo ne ha bisogno, per tutto ciò che descritto nel commento… Che ci apre orizzonti. Signore insegnaci l’arte del vigilare, sulla qualità e bellezza della nostra vita, grazie don Sandro r questa riflessione di inizio avvento. Mi unisco alla preghiera per tutti i malati.

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  2. Elena

    “…risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.”
    Ecco l’arrivo del Signore, prossimo è l’incontro con Lui, l’atteso dal tempo e dalla storia degli uomini. L’amato da Dio, il prediletto, il Salvatore è fra noi… È per noi! E allora la paura lascia il posto allo stupore, alla bellezza e all’amore, quelle cose che abbiamo solo intuito, ma vengono con Lui in pienezza e per sempre.
    Prego con voi per chi è ammalato.

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