Dialoghi nati a tavola. Ecco come posso delineare il pensiero di oggi. Discussioni nate a tavola. In queste discussioni non c’era niente da difendere, la mia idea da difendere, niente da contrapporre, che è poi un altro modo per difendere la mia idea contro l’altro. Queste discussioni nate a tavola spaziavano dalla situazione abitativa per i giovani, alla spiritualità dei giovani fino ad arrivare al rinnovamento della chiesa non tanto dal suo interno quanto rimanendo a lato senza entrare nelle attualità dinamiche delle nostre comunità. Discussioni tra giovani e un prete che incomincia a sentire che in tante cose è vecchio, ma che ci sta alle discussioni che nascono a tavola, magari davanti ad un buon piatto e un buon bicchiere di vino. Da queste discussioni ricavo alcune mie considerazioni. Questa prima osservazione è ovvia: siamo in un tempo di cambiamento e di crisi anche dentro la chiesa. Chi nega questo è come chi ai tempi ha negato il covid. Ma su questo non mi soffermo. Altro dato emerso dalle nostre discussioni a tavola: tutti gli accorgimenti presi fino ad ora non fanno altro che riproporre in forma diversa le stesse modalità e esperienze di prima e quindi non ci fanno uscire dalla crisi. E anche su questo sono abbastanza d’accordo, tento una strana difesa della chiesa partendo dall’esperienza sinodale, ma non vado molto lontano. Riconosco che il rischio di questa esperienza è quello di usare un buon nome: metodo-esperienza sinodale ma di non cambiare la sostanza della vicenda e quindi di non uscire dal cambiamento e dalla crisi. Qualcuno nella discussione a tavola propone di costruire come dei percorsi paralleli e nuovi per i giovani, paralleli rispetto a quanto la chiesa sta facendo. Qui entro in un percorso pericoloso: dentro, fuori la chiesa e via dicendo. Mi soffermo sulla presa d’atto, sulla consapevolezza che siamo a questo punto. Uno mi dice: scontato prendere consapevolezza. Il vino “bracchetto” ci ha un po’ preso la mano e la testa, dobbiamo alzarci per lavare i piatti, pulire la casa e sistemare il tutto. Bella parola sistemare la casa, anche qui qualcuno ha sempre da dire che non è mai sistemata bene. Prendo atto, lavo i piatti e alla fine di tutto vedo un vaso con dei semi di zucca, almeno così mi sembrano e un’idea mi viene. Sarà per la prossima discussione a tavola. Il gatto faraone se n’è andato a fare un giro non era molto interessato alla discussione a tavola. Tornerà più tardi per buttarsi sul divano e fare una dormita.
Che bei momento di convivialità. Grazie mille.
Grazie per la condivisione di molti aspetti del mangiare insieme e del riordino.