giovedì 7 novembre

di | 6 Novembre 2024

2 Cor.3,12-18

12 Avendo dunque una tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza 13 e non facciamo come Mosè, che si metteva un velo sul volto perché i figli d’Israele non fissassero lo sguardo sulla fine di ciò che era transitorio. 14 Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al giorno d’oggi, quando leggono l’antico patto, lo stesso velo rimane senza essere rimosso, perché è in Cristo che esso è abolito. 15 Ma fino a oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; 16 però, quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. 17 Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito.

Commento

Paolo fa riferimento ad un episodio ben preciso della storia di Mosè, dove si narra che Mosè, dopo aver parlato ai figli di Israele, si metteva un velo sul volto perché gli Israeliti non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Mosè voleva mettere in evidenza solo ciò che era essenziale nella vita. Paolo utilizza questo testo per dichiarare alla comunità di Corinto che esiste solo una cosa essenziale, la grazia di Dio. tutto il resto, compreso la legge passa. Paolo per dare forza alla sua tesi dichiara che Mosè si toglieva il velo per vedere l’essenziale che era il Signore. Paolo di fatto traduce questa affermazione con la considerazione che il togliersi il velo è la conversione a Dio e lo dice con queste parole: però, quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. L’adesione per fede al Signore Gesù è l’atto di conversione che permette di vedere faccia – faccia. Per Paolo, dunque, la conversione al Signore Gesù è la condizione per accogliere la piena rivelazione dell’Antico Testamento. In sintesi: l’Apostolo, che sta al generoso e umile servizio del Vangelo, con il suo stile di vita, è un’interpretazione vivente dell’Antico Testamento.

Preghiera

Preghiamo per chi è malato

2 pensieri su “giovedì 7 novembre

  1. sr Alida

    Dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà, quella vera che ci porta a scegliere l’essenziale, per grazia, per dono, nel suo sguardo amorevole convertirsi…e amare. Dona la forza del tuo Spirito, Signore a chi è malato.

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  2. Elena

    Che bello dev’essere vedere il Signore senza velo davanti agli occhi! Uno sguardo diretto e carico del Suo amore,della Sua grazia, che è tutto… Ed essere chiamata figlia! Prego con voi per chi è ammalato e soffre nel corpo e nello spirito.

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