2 Cor 3,6-11
7 Ora se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d’Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosè a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? 9 Se infatti il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia. 10 Anzi, quello che nel primo fu reso glorioso, non fu reso veramente glorioso, quando lo si confronti con la gloria tanto superiore del secondo; 11 infatti, se ciò che era transitorio fu circondato di gloria, molto più grande è la gloria di ciò che è duraturo.
Commento
Alle credenziali umane dei suoi avversari Paolo contrappone le sue che portano il segno dello Spirito del Dio vivente. Può dunque come apostolo nutrire motivata sicurezza. Non si tratta tuttavia di autosufficienza. Perché è in Dio, presente e operante in lui mediante Cristo, che egli nutre fiducia e fierezza apostolica. La sua stessa idoneità di apostolo non deve essere scambiata per una personale capacità o bravura. È solo dono gratuito, pura grazia. Il Signore non si è limitato a sceglierlo e a chiamarlo all’apostolato. Lo ha trasformato perché diventasse servitore idoneo e capace della “nuova alleanza”. Paolo al riguardo fa un confronto tra la vecchia alleanza fatta su tavole di pietra e la nuova alleanza fondata sulla giustizia e sulla grazia. Ed è proprio in questo paragone che Paolo può dichiarare di essere discepolo che può evangelizzare perché la sua parola è fondata sulla grazia. A chi lo contesta Paolo dichiara che la grazia di Dio lo abilita ad annunciare la parola.
Preghiamo
Preghiamo per Michele
Portare il segno dello Spirito del Dio vivente, per dono, per grazia … Questo è il servizio che posso e possiamo portare prima a chi ci vive accanto e poi all’umanità intera…. Il Signore mi faccia luce per accorgermi come essere questo segno. Una preghiera per Michele.
Risuonano la parola gloria, l’aggettivo glorioso. Penso e immagino una luce immensa, un amore che permea ogni creatura ed è collante per tutti coloro che partecipano con gioia alla gloria del Signore, che è bellezza assoluta e stupore, che è grazia e misericordia infinita nel quale ci sa, finalmente, a casa….
In che misura siamo stati fedeli, e testimoni di questo? Non lo so, credo che al Signore importi che l’abbiamo anche solo scorto, anche solo un po’ ascoltato e riconosciuto, per volerci in Sé. E questa è grazia, è gratuità, è misericordia, è dono, è perdono, è amore, è Dio…