2 Cor. 2,12-17
12 Giunto a Troas per il vangelo di Cristo, una porta mi fu aperta dal Signore, 13 ma non ero tranquillo nel mio spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; così, congedatomi da loro, partii per la Macedonia. 14 Ma grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. 15 Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; 16 per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.
Commento
In questi versetti Paolo dimostra addirittura ansia perché non riesce a raggiungere i fratelli di Corinto. È preoccupato perché non riesce ad organizzarsi per arrivare a Corinto dalla città di Troade. Infatti proprio lì doveva trovare l’amico e fratello Tito con il quale fare il viaggio verso Corinto, ma Tito non c’è. certo questa preoccupazione così forte non è solo segno di ansia per quanto non riesce a realizzare, ma è soprattutto segno della preoccupazione e dell’amorevolezza che Paolo dimostra per quelli di Corinto. Possiamo definirla un’ansia pastorale. Dopo avere espresso la sua preoccupazione Paolo esprime un ringraziamento perché alla fine Cristo fa trionfare il bene e chi opera il bene. Paolo usa tre metafore per ringraziare: La metafora è quella dei cortei trionfali, che si svolgevano dopo una vittoria militare dell’imperatore o di un suo condottiero. Dio fa trionfare il bene e i credenti lo seguono in questo trionfo del bene. La seconda metafora è quella del profumo. Il ministero apostolico è descritto come uno strumento di diffusione del profumo della conoscenza di Cristo. La terza metafora è la dichiarazione di alcuni che dicono che Paolo falsifica la parola. Paolo ribadisce come lui è mosso dalle verità e dalla sincerità.
Preghiamo
Preghiamo per tutte le vittime della città di Valencia
Noi siamo davanti a Dio il profumo di Cristo… Ciò che mi risuona è essere sempre davanti a Dio in ogni espressione e situazione di vita e ringraziare umilmente, di frequente per la sua provvidenza, credere ad amorevole disegno su ciascuno. Avere in cuore la Chiesa il mondo. Signore abbi pietà di me aumenta la mia fede. Per le vittime di Valencia mi unisco alla preghiera
Fra le metafore usate da Paolo, mi piace molto il profumo, quello che precede il Cristo, quello che aleggia intorno e permea un ambiente,effusivo di cose buone , e di qualcosa che resta anche dopo il passaggio…
Che le nostre vite siano profumo, siano essenza buona che permane e che dia gioia tutto intorno, siano testimonianza di un passaggio che lascia traccia.
Prego con voi per la popolazione di Valencia, per i molti defunti e dispersi , per le loro famiglie. Una preghiera per mio cugino Claudio che ha trovato pace nell’abbraccio del Signore.