rinuncia

di | 1 Novembre 2024

Una delle cose che sento dire e che viene in qualche modo insegnato con forza è quello di non rinunciare mai ai proprio sogni. So che esiste anche una denominazione in inglese per definire questa cosa del non rinunciare mai ai sogni, ma non me la ricordo e quindi rinuncio all’ inglese non perché sono per il made in Italia ma perché non mi ricordo. Ritengo che è cosa importante provare con tutto noi stessi a realizzare i nostri sogni. Ritengo che è importante mettere in atto tutte le strategie possibili per poter fare in modo di vedere realizzati i sogni di ciascuno ed è bello vedere che ci sono persone determinate in questo tentativo di realizzare i propri sogni.  Ma non è tutto qui. Mi sembra che possiamo fare un ragionamento che può andare oltre questo tentativo di realizzare questo sogno a tutti i costi. Non è che a volte questa ostinazione diventa quasi una ostinazione con se stessi? Non è che a volte sembra che ci si voglia accanire contro se stessi per realizzare un sogno? Io ho provato con tutte le mie forze ad imboccare vie che battevo ostinatamente, sogni e progetti ad ogni costo. E magari ero così ostinato che non ci vedevo niente altro che questo, ma soprattutto non ci vedevo niente altro che quel modo per risolvere la questione e dare forma al mio progetto. Faccio fatica ad ammetterlo, ma ritengo persona intelligente quella che sa usare la parola rinuncia, oppure cambiamento di via. Non ritengo persona saggia chi si accanisce in maniera forte su un modo solo per realizzare un sogno. A volte io sono così: esiste solo una strada per i miei sogni, non conosco l’arte dell’adattamento, della rinuncia. e quindi non sono saggio. Conosco storie irrevocabili, fissate su una strada e riconosco tutto il valore di chi ci riesce in questa dedizione totale. Ma forse a volte anche chi è pienamente dedito ad un sogno, svolta la strada, cambia prospettiva, non è un fallimento, ma un cambio, una consegna del sogno. Quanto andavo in montagna una delle prime lezione che mi hanno insegnato è che si può avere il coraggio di cambiare sentiero, di cambiare via, addirittura di tornare indietro. Lo so che al momeneto fa male, ma fa bene per la salvezza finale. A volte davvero è saggio distogliere l’attenzione ostinata ad un sogno, poi magari ritrovi lo stesso sogno in un’altra forma, su un atro sentiero. Scrivo questo con facilità, difficile per me applicare questa rinuncia o questo cambio di prospettiva

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