securità 2

di | 30 Settembre 2024

Abbiamo come appurato che la violenza sui social è meno punibile di chi in maniera non violenta vuole protestare sul tema dell’ambiente, sul tema delle grandi opere. Insomma mi sembra di leggere un mondo che, come già dicevo, va verso il tema della punizione, di una giustizia che è punitiva. La violenza in tanti modi diversi si afferma sempre più e si pensa che l’unico modo per sistemare le cose è quello che di mettere in atto una giustizia punitiva; per la verità le cose non stanno proprio così. un certo tipo di violenza (pensate alla violenza della guerra) è come tollerata e non è punita. Invece la dove ci sono persone che si battono volutamente disarmati per ideali, valori, per un futuro pacifico ecco in questo caso si mette in atto una giustizia punitiva. Tra l’altro ieri ho sbagliato nello scrivere: i giovani che si mobilitano contro la guerra, a favore dell’ambiente commetteranno un reato penale da punire con il carcere fino a un mese. Che però si estende a due anni se a farlo sono in più d’uno. Aggiungo a questo anche le nuove norme per il carcere che vanno tutte in questa direzione. Riporto direttamente da un articolo: Il numero dei suicidi – non solo di detenuti ma anche di guardie carcerarie – ha raggiunto quest’anno un livello altissimo. Tantissime anche le rivolte prodotte dall’esasperazione per caldo, sovraffollamento, quotidiana disumanità. Si aspettavano provvedimenti per affrontare questi problemi. Ma il ddl sicurezza va in direzione opposta. Equipara infatti resistenza passiva e atti di violenza. Tre detenuti in una cella sovraffollata che si rifiutano di obbedire in modo non violento all’ordine di un agente di polizia saranno accusati di rivolta. Con il ddl sicurezza ora anche una donna incinta o una madre di un bambino con meno di un anno di età potrà andare in carcere. È quasi una norma ad hoc, anti-rom, di cui le vittime principali però saranno sicuramente innocenti: i bambini. quello del carcere è un capitolo enorme ma capite bene che tutto queste nuove norme vanno nella direzione non della risocializzazione ma della giustizia che punisce

Un pensiero su “securità 2

  1. Claudia Curti

    Uno stato che fa della violenza un’ arma da usare contro chi va contro corrente, chi si prende a cuore la giustizia sociale o chi vive in situazioni difficili mostra tutta la sua impotenza e incapacità di fronte a queste situazioni.

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