Mi viene fatto un regalo: un’icona, tra l’altro di bella fattura, fatta bene insomma. Un regalo che dice amicizia e accoglienza. L’icona rappresenta la trinità, con i tre angeli che rappresentano Padre figlio e Spirito Santo. Il grande dono della comunione nella diversità. li guardo questi angeli e tra loro si guardano e in quegli sguardi c’è tutta la bellezza di un incontro. Sogno sguardi di questo tipo, sguardi che narrano la bellezza di un incontro. Li guardo questi angeli e sono solenni nella loro postura. Hanno grandi ali che sembrano sostenere questo volo di libertà e di amore, questo volo di comunione. Al centro sta un tavolo – altare, con un calice, perché l’amore di comunione è anche dono e impegno, sacrifico, inteso non come del sacrificare, ma del creare degli spazi sacri in cui le persone si incontrano e creano comunione. L’azzurro del cielo che sta come sfondo, perché noi cerchiamo le cose del cielo che ci permettono di fare comunione nella diversità qui sulla terra. E per finire uno sguardo umile, perché è solo nello sguardo umile che si può arrivare alla piena comunione delle diversità. Così vedo questa icona, e così penso e sogno la comunione delle diversità. È come fare una danza, eseguire quella danza che unisce e non divide, quella danza che fa esultare di speranza. Non c’è molto altro da dire, se non credere a questa danza che è un inno alla comunione. Ritengo che il nostro tempo ha bisogno di tornare a danzare quella danza che unisce diversità, che lega sguardi, che prende dal cielo la forza e la vive con coraggio qui sulla terra. Si è una bella icona che per un attimo mi fa sognare.
Com-unione delle diversità. Diversità che unisce. Sì… un sogno. Nella speranza che possa realizzarsi, compiersi.
Grazie don Alessandro.
Danza … Danzare. E noi vogliamo provarci per fare spazi di Cielo nelle nostre esistenze.
Benvenuto tra noi . Un abbraccio 🤗.
Claudia