A volte la vita, il cuore della mia vita ha bisogno di essere rilanciato in uno spazio, tempo che non so bene dove possano andare a finire. A volte è il senso stesso della vita che deve essere rilanciato, ma anche in questo caso non so bene dove si rilancia. Ci sono una serie di piccole condizioni che aiutano a rilanciare la vita, che aiutano a rilanciare il senso della vita. Se riesco a ritrovare nel mio cuore queste parole, queste condizioni allora la vita si può rilanciare, altrimenti tutto si chiude su se stesso. il primo elemento lo chiamo così: un gesto amicale che non è il pietismo, ma la vicinanza, la forza di un gesto che ti fa sentire bene. Poi una parola che rilancia la vita. ho scoperto che la parola beato del vangelo si può tradurre anche con forza avanti ancora un passo in avanti. Quando trovi gesti e parole di questo tipo allora la vita si può iniziare a sperare che può essere rilanciata. Ma questi sguardi, queste parole non vanno solo accolte, vanno messe nel profondo del cuore perché in qualche modo possono diventare bagaglio per me. È nel profondo del cuore che riesco a conoscere che posso farcela, che posso rilanciare la vita. gli amici possono fare molto, ma è dal profondo del mio cuore che nasce la volontà di potercela fare. C’è un’ultima condizione, un ultima parola che è determinante. È la parola fiducia. Con la fiducia nel cuore posso davvero farcela. Fiducia nella vita, fiducia negli amici, fiducia in me stesso e fiducia in Dio Padre di misericordia. Ma di questo tipo di fiducia parlerò a parte intanto accontentiamoci di parole, gesti, fiducia che arrivano dagli amici, che si depongono nel mio cuore e che trovano convinzione profonda dentro di me. Mi sembra un buon inizio per rilanciare la vita, quando la vita sembra che si sia inceppata.
Questi pensieri mi invitano al commento. Gli amici, quelli veri, ci sono sempre: basta la loro presenza, la loro vicinanza anche silenziosa. Ci sono anche amici più lontani, quelli che non hai fisicamente vicino ma che ti tengono nel cuore, pensano a te, ti leggono e pregano per te e con te. Nella preghiera gli amici insieme diventano più forti, diventano fratelli tra loro e figli di un Padre che ci ama sempre e comunque. “Con lo sguardo lieto nella povertà” sentiamoci vicini e certi che ogni cosa in noi è sempre dono misterioso e prezioso di Dio.
Sandro, ti penso con tanto effetto, leggo le tue “umane” note e non ti faccio mancare preghiere dedicate. Grazie per ciò che fai ma, soprattutto, per quello che sei. Giulio
PS: senza fretta ma ci tengo a conoscere il tuo pensiero su don Oreste.