Rom. 6,12-14
12 Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; 13 non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio. 14 Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia.
Commento
La novità che ci viene offerta in questa nuova vita di uomini e donne della resurrezione consiste nel fatto che siamo chiamati a vivere il comandamento dell’amore vicendevole, quel comandamento che dichiara che dobbiamo amarci gli uni gli altri. non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia; detta così sembra che ci sia solo un passaggio di sottomissione: dalla legge alla grazia. Ma non è così, non funziona così. la grazia è dono, è azione libera dello Spirito Santo che è semplicemente da accogliere nella libertà dell’uomo. Noi non siamo sottomessi alla grazia, ma siamo dei collaboratori della grazia. È vero che l’uomo non può darsi la vita ed è come vincolato alla vita stessa, ma questo vincolo non è sottomissione, ma collaborazione e responsabilità. È questa condizione di scelta e di collaborazione alla grazia che a volte diventa complessa per l’uomo, perché scegliere di stare nella grazia è impegnativo. La garanzia sta nel fatto che l’uomo che sceglie la grazia e che fatica a stare nella grazia può contare sull’amore misericordioso Dio Padre che lo spinge a rinnovare sempre questo impegno di vivere di grazia. All’uomo la scelta di assumersi la responsabilità di stare nella grazia.
Preghiamo
Preghiamo per Davide
Dell’amore del Signore è piena la terra, è dono, è grazia… I doni più preziosi a fatica si conquistano tutte le cose più belle hanno prezzo maggiore. Quando si tratta di Dio, sapersi nelle sue mani attenua la8 fatica. Da parte nostra necessita credere, collaborazione e affidamento. Una preghiera per Davide.