giovedì 30 agosto

Rom. 6,6-11

6 Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. 7 Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.
8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Commento

San Paolo conosce bene, partendo dalla sua esperienza, che è sempre molto difficile entrare nella vita nuova della resurrezione, la vita della grazia, ma soprattutto sa bene come è difficile rimanere in questo mondo della vita nuova. Infatti continua ad esortare la comunità dei romani a fare tutto il possibile per rimanere nella vita nuova di Cristo. Sa bene anche che a volte serve anche un sacrificio, un lavoro duro, non è sempre così scontato infatti stare nella grazia di Dio. Per fare questo Paolo propone un percorso di profonda intimità con il Cristo. Diciamo che tutto dipende dalla volontà di ciascuno di intraprendere un profondo cammino spirituale che a volte diventa anche un vero e proprio combattimento spirituale. Tutto questo per dire no al peccato e si alla vita. Paolo dichiara che è proprio nella Pasqua del Signore, che si attua il grande passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo. Ogni credente e ogni uomo di buona volontà non deve fare altro che entrare in questo mondo della pasqua che è un passaggio alla vita nuova. Questo è il vero cammino di fede. Fare pasqua, fare questo passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo.

Preghiamo

Preghiamo per chi soffre