martedì 20 agosto

di | 19 Agosto 2024

Rom. 4,13-17

13 Non infatti in virtù della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede; 14 poiché se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa. 15 La legge infatti provoca l’ira; al contrario, dove non c’è legge, non c’è nemmeno trasgressione. 16 Eredi quindi si diventa per la fede, perché ciò sia per grazia e così la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi. 17 Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; [è nostro padre] davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che ancora non esistono.

Commento

Al di là di tutte le dispute con i Giudei ormai Paolo è convinto di una cosa: che solo la fede garantisce la giustizia e quindi permette che il Signore offra la sua promessa a chi gli è fedele. Questa credo è la grande conversione di Paolo. E anche noi dobbiamo imparare a misurarci ogni giorno non solo con le nostre opere, ma con la nostra fiducia – affidamento a Dio. Le nostre opere dovrebbero essere tutte misurate e conformi a questo atto di fiducia in Dio Padre. Per il credente tutto nasce e si sviluppa in questo atto di fiducia. Una promessa che ha bisogno dell’osservanza della legge per essere offerta non è più gratuita, non è più un favore offerto. Paolo sta sviluppando una sua convinzione assai chiara, confermata dalla Scrittura: la fede è la sola condizione richiesta da Dio per giustificare l’uomo. E Abramo ne è il vero esempio che garantisce il dono di Dio. Abramo e Sara, anziani, ricevono da Dio più promesse: la promessa del figlio, la promessa della terra, la promessa di una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia della spiaggia del mare, la promessa di una benedizione per tutti i popoli della terra, sua discendenza. Nella fede di Abramo sono figli il popolo d’Israele, quindi i cristiani che, a sua volta, sono inviati a tutte le genti e raccolgono tutti i popoli della terra. l’atto di fede rende universale l’appartenere a Dio.

Preghiamo

Preghiamo per tutti i malati

2 pensieri su “martedì 20 agosto

  1. sr Alida Pirola

    Imparare ogni giorno la fiducia l’affidamento, a Dio, in ogni nostra opera. Per tutti gli ammalati preghiamo.

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  2. Elena

    Mi colpisce una frase in particolare: ” La legge infatti provoca l’ira….” Penso a quanta gente arrabbiata c’è in giro perché le cose vanno diversamente da come si vorrebbe o da come è prescritto. Penso a chi si arriga il diritto di morte per chi ha commesso reati efferati e che davanti al vetro dell’esecuzione manifesta, legge consenziente e silente, tutto il proprio sadismo,tutta la propria cattiveria!
    Penso a con quanta foga sono stati e sono perseguitati e uccisi coloro che non rispettano una legge, una migrazione regolare, un pensiero politico imposto o dilagante. Quanta ira in certi movimenti politici attuali, con tanto di sbandieramento del Vangelo o di un rosario fuori di chiesa! Rabbia giustificata da una fede? E gli Ultras sportivi?
    Personalmente credo che alcune leggi mal interpretate e mal vissute creino le condizioni per nascondere animosità, vale anche nella chiesa. Preghiamo perché la vera giustizia che appartiene a Dio solo, possa essere gestita in modo responsabile e confidiamo nella misericordia ed in modi intelligenti di vivere la nostra fede con umanità e sensibilità! Una preghiera per gli ammalati.

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