sabato 17 agosto

di | 16 Agosto 2024

Rom. 4,1-8

1 Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne? 2 Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio. 3 Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. 4 A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito; 5 a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. 6 Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
7 Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate
e i peccati sono stati ricoperti;
8 beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!

Commento

Siamo nel campo della disputa tra Paolo e i giudei. L’insegnamento della giustificazione mediante la fede e non le opere o la legge era molto sospetta presso i giudei e la comunità dei cristiani di Roma era composta anche di giudei che si erano convertiti al cristianesimo. Paolo vuole trovare un modo per dimostrare che questo pensiero della giustificazione che passa per la fede poteva essere valido anche per i giudei, poteva essere valido per tutti. Per questo Paolo chiama in causa Abramo come colui che ha vissuto di pura fede. Prende a modello Abramo perché è padre del popolo ebraico, perché è padre nella fede di tutti i popoli. Quindi se Abramo ha vissuto di pura fede anche i credenti possono vivere di pura fede. Paolo non ha nessun dubbio: soltanto la fede come affidamento in Dio ha giustificato, salvato la vita di Abramo e la promessa fatta da Dio ad Abramo non è giustificabile dalla legge, ma dal suo atto di fede che si tradurrà nel rispetto dell’alleanza stipulata con Dio Padre. Abramo è colui che crede contro ogni speranza e arriva fino alla pienezza della vita per questa sua fiducia in Dio Padre. Utilizzando il personaggio di Abramo Paolo riesce a dimostrare anche ai giudei come l’uomo si salva per la fede.

Preghiamo

Preghiamo per i malati

2 pensieri su “sabato 17 agosto

  1. sr Alida Pirola

    La fede come affidamento, come momento di grazia in ogni situazione… Abbiamo possibilità di vivere la stessa fede di Abramo. Per tutti i malati e per la pace ti preghiamo.

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  2. Elena

    Mi ritorna questa frase: chi potrà essere salvato? Se, anche dopo innumerevoli sforzi e aggiustamenti nella nostra vita,non ci affidiamo alla misericordia di Dio, chi potrà essere salvato? Si
    Si sprecano così tante parole, anche nelle nostre chiese, su ciò che è doveroso fare, su ciò che è meglio fare seguendo leggi e comandamenti, ma l’uomo e la donna, nella loro interezza li conosce solo Dio e solo a Lui possono fare appello chiedendo giustizia, verità e misericordia. Fede come ponte per la grazia, che non viene dagli uomini e dalle loro leggi o dai loro precetti, ma viene effusa da Dio…

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