Chiudevo il pensiero di ieri con questa parola: hesychia che vuol dire pace interiore e silenzio. Sonobe cosciente che in questo tempo della mia vita questa parola non mi appartiene, ma so che è importante perché sta alla base della cura del mondo interiore, del cuore con tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni. Dicevo che di questi tempi non mi appartiene molto. Faccio degli sforzi incredibili per riuscire a cercare silenzio e pace interiore, ma il mio cuore si ribella a tutto questo e io non riesco a stare in pace e silenzio. Ma vediamo di parlarne ugualmente un poco, perché davvero ritengo che pace interiore e silenzio siano la base per vivere di serenità interiore che diventa serenità esteriore. Il discorso è lunghissimo, e allora mi soffermo solo su alcune brevi e semplici riflessioni. Interessante come il primo passo per ottenere pace interiore è stare, sentirsi, essere come una montagna. Si tratta di trovare stabilità nella vita, si tratta di avere piedi piantati per terra, come la montagna è ancorata alla terra. stabilità della vita per fare in modo che il cuore e tutti i suoi sentimenti non continuino a viaggiare dappertutto, senza mai fermarsi. Insomma, se voglio la pace interiore, se voglio imparare a gestire tutti i miei sentimenti e le mie emozioni mi viene chiesto di fermarmi, di stare fermo. È come saper prendere il tempo necessario, sapersi mantenere tranquillo e silenzioso. Un secondo piccolo segnale è quello di imparare a guardare la dove c’è la luce. È come essere un fiore, un girasole che si volge sempre verso la luce e verso il calore del sole. così deve essere del nostro cuore, sempre orientato verso la luce e che in qualche modo rinnega le tenebre, la notte, il buio. Queste mi sembrano piccole indicazioni per trovare pace interiore. Questi piccoli accorgimenti uniti a tanti altri che ora non descrivo possono essere vie che aiutano l’uomo a uscire dalla sofferenza ed entrare nella pace interiore. Lo ripeto: in questo momento della mia vita non posso essere maestro che insegna queste cose. posso essere solo discepolo che impara da altri.
Carissimo Don Sandro se c’è qualcuno che si merita di arriva all’hesychia non puoi essere che te
È un cammino, la direzione è quella, la porta è stretta, la promessa è infinita