giovedì 1 agosto

di | 31 Luglio 2024

Rom 1,1-7

1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio, 2 che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, 3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, 4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore. 5 Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell’apostolato per ottenere l’obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome; 6 e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo. 7 A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.

Commento

Iniziamo con oggi la lettura di uno dei testi più affascinanti, ma più difficili di tutto il N.T. la lettera di Paolo ai Romani. Quello che leggiamo oggi è il saluto iniziale. Paolo non era mai stato in questa comunità di cristiani che stavano a Roma intorno agli anni 57 – 58 d.c. e allora in vista di una sua visita scrive questa lettera e la fa recapitare a Roma come suo biglietto da visita. Nel 1522 Lutero, nella prefazione alla Lettera ai romani , così scrisse: Questa epistola è la parte veramente principale del Nuovo Testamento, il vangelo più puro, e bisognerebbe che il cristiano non solo la sapesse a memoria parola per parola, ma la leggesse ogni giorno come il pane quotidiano dell’anima… Quanto più la si medita tanto più preziosa e amabile diviene”. Ci lanciamo in questa lettura con due piccoli consigli:  si tratta di prepararsi alla lettura di un testo molto denso, a volte difficile di cui diremo solo piccole cose. il secondo consiglio ci dice di non scoraggiarsi di fronte a tale lettura perché alla fine ne ricaveremo una grande gioia per la nostra fede.

Preghiamo

Preghiamo per chi si sente solo.

Un pensiero su “giovedì 1 agosto

  1. sr Alida Pirola

    L’apostolato é una grazia, perché molti conoscano il Signore e credano in Lui. Prendere coscienza delle grazie e dei doni che il Signore concede. Per chi è bisognoso e solo preghiamo.

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