martedì 30 luglio

di | 29 Luglio 2024

Mc 16,9-13

9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. 10 Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere. 12 Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch’essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.

Commento

Sembra che tutto è segnato da un non credere. Dopo la resurrezione sembra che ne le donne, ne i discepoli vogliono fare lo sforzo di credere a chi porta l’annuncio della resurrezione. Stiamo in qualche modo entrando nel secondo finale del vangelo di Marco. Siamo verso la fine della nostra lettura. Il tema su cui in parte si gioca la fede nella resurrezione non è sulle cose viste, ma su una parola, che è un promessa: andate ad annunciarlo agli altri. il vangelo di Marco ancora una volta sottolinea non la chiarezza dei fatti, ma la forza di una parola. Forza di una parola che è insieme anche la sua debolezza, perché si affida a chi ascolta e a chi dopo aver ascoltato decide che si può credere oppure non credere a quella parola. Credere ad un annuncio come quello della resurrezione che però non ha prove certe è tutta la fede. Marco non affida la prova della resurrezione ad un segno come quello del sepolcro vuoto, ma affida la fede nella resurrezione ad un giovane (il vangelo di Marco non parla di angelo, ma di giovane).tutto qua: la fede in una parola di un giovane. Inoltre si affida alla paura di tre donne che in ogni caso vanno a portare l’annuncio che Gesù è risorto. Forse non dovremmo farci mille domande sul come è risorto, ma credere solo alla parola di chi annuncia la vita risorta.

Preghiamo

Preghiamo per Marco

2 pensieri su “martedì 30 luglio

  1. sr Alida Pirola

    Mi fa pensare questo non credere perché me lo dicono altri… E poi se fossi stata a quel tempo cosa avrei capito di tutto
    l’ annuncio di Gesù della sua morte e Risurrezione, espresso più di una volta proprio ai suoi? La diffidenza a volte anche oggi ci assale. Aiutaci Signore, dar credito alla tua Parola che è vera, agli annunci di Risurrezione che fai anche per noi. Per Marco preghiamo

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  2. Elena

    I segni possono anche essere evidenti, ma se non si crede nel cuore, anche i segni sono e restano vuoti, muti, ciechi, sordi… Così siamo noi, esseri umani, talvolta vuoti, muti, ciechi e sordi. La fede è qualcosa di estremamente profondo, non si limita ai cinque sensi, ha bisogno di un’ altra dimensione, quella che sa vedere dentro, oltre, attraverso… Penso, non a caso, alla sensibilità delle donne che si recano al sepolcro per i riti di cura, per una preghiera, per amore e tenerezza per quel corpo che custodiva la divinità. Dimensione spirituale profonda. Resta lo stupore per qualcosa che non si comprende fino in fondo, ma che tocca corde intime che incontrano il divino…
    Una preghiera per tutte le persone di fede e per coloro che faticano a credere.

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